Rassegna storica del Risorgimento
VITTORIO EMANUELE II RE D'ITALIA
anno
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1936
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pagina
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1347
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Gli albori del Regno di Vittorio Emanuele II secondo nuovi documenti 1347
sistema di Mazzini è di progredire a lenti passi così la Camera ora agì contro il nuovo ministero appena nominato e contro il nuovo Re ponendo in dubbio la legalità della rinuncia di Carlo Alberto per incutergli timore . E dopo aver imputato a Mazzini il fallimento della guerra soggiungeva:
Ora i repubblicana deputati non vorrebbero riconoscere l'armistizio, e se potessero nemmeno il ministero, né il nuovo Re; e vorrebbero costringerlo a nuova guerra per compiere il piano mazziniano. Attaccano l'armistizio d'incostituzionale, mentre i due soli generali in capo sono autorizzati a farlo, e vogliono vedere l'atto legale della rinuncia di Carlo Alberto per quindi intaccare d'illegalità gli anteriori atti di Vittorio Emanuele. Insomma vogliono od avvilire il nuovo Re col suo Ministero, o renderlo colla guerra impotente. Come poter dunque uscire da questo labirinto? Se il nuovo Re segue le pedate del Padre, se il Ministero è timido e prende mezze misure, la Dinastia di Savoia e lo Stato sono perduti. Le mezze misure sono buone contro moti popolari accidentali, non contro quelli diretti da setta; ogni mezza misura del governo vien ravvisata timidità, e la setta avanza un passo.
Dopo queste osservazioni l'anonimo suggeriva al Re di dichiarare che egli riteneva dannosa alla patria la guerra cbe era desiderata solo da Mazzini; di approfittare dei poteri straordinari concessi al Ministero per comprimere gli abusi dei giornali, dei Circoli, dei mazziniani; lo consigliava a far compilare una nuova costituzione o un senato consulto o almeno di cambiare la legge elettorale. Conchiudeva così:
Vittorio Emanuele deve da bel principio dichiarare non voler riconoscere le Repubbliche di Roma e di Toscana, e deve altamente pubblicare la proscrizione dei Mazziniani; cbe Ei osserverà la costituzione, ma volere che li altri, ed i deputati l'osservino. Bisogna che parli franco; che l'esercito, ed il buon cittadino sappiano di avere in esso un sostegno, l'impiegato d'avere un capo giusto e severo; e che il malvagio lo riconosca giudice impassibile. Vittorio Emanuele è perduto se seguita le pedate di suo padre.
Sul partito di Mazzini torna qui a proposito conoscere il giudizio che ne diede Vittorio Emanuele stesso nel suo primo ricevimento diplomatico.
Riferiva il Desmaisières a Bruxelles al suo ministro il 14 aprile:1}
Le corps diplomatiquc a été reca hier par le Roi afin de complimenter S. M. sur son avènement au trdne. Les représentants des diverses Puissances
1) Archivio storico di Bruxelles cit n. 38.