Rassegna storica del Risorgimento

VITTORIO EMANUELE II RE D'ITALIA
anno <1936>   pagina <1351>
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Gli albori del Regno di Vittorio Emanuele II secondo nuovi documenti 1531
Durante l'applicazione delle clausole dell'armistizio vi fu un estremo tentativo per ottenere condizioni più ragionevoli ma soprattutto per impedire l'occupazione di Alessandria che feriva profondamente l'onore nazionale.
Gli oppositori ignorando che l'occupazione mista della cittadella costituiva già un compromesso strappato a Vignale da Vittorio Ema­nuele erano soprattutto inviperiti da tale minaccia.
Questo tentativo è poco e male conosciuto. La raccolta documen­taria del Menabrea,1} monca ed incompleta, ha un vago accenno ; ** il Bianchi ne dà brevissima ed inesatta notizia.3) Vale la pena di illuminare questa pagina attraverso un carteggio inedito scambiato tra il De Launay ed il generale austriaco Hess4) integrato da altri nuovi documenti che metteranno specialmente in luce la misconosciuta opera del De Launay.
Il 27 marzo il De Launay invitava il generale Dabormida che era ad Alessandria a conferire con lui per un importante missione che gli voleva affidare a nome del Re.S) Quale essa fosse risulta dalle seguenti istruzioni che vedono per la prima volta la luce:6)
Turin, le 29 mars 1849. Monsieur le General
Le Roi qui apprécie voe talenta et votre habilité, et qui connait le zéle et le dévouement dont vous ètes anime pour son service, a determiné de vous confier une mission au succes de laqnelle S. M. attaché le plus grand prix et pour laquelle j'ai Fhonneur, conformement à ses intentions, de vous donuer les ìustructions suivantes.
L'armistice qui a été conclu entre les Généraux Sarde et Autrichien à la suite des combats qui ont eu lieu auprès de Novare, renferme des conditions qui
n Histaire dee négociaiions qui ont précède le Tratte de paix conclu le 6 aoùt 1849 entre S. M. le Roi de Sardaigne et S. M. VEmpereur d'Autrìche. Turin, J. Pomba et compagnie, 1849.
*) Nella raccolta Menabrea molti dispacci della corrispondenza tra il governo ed i pleni­potenziari sardi sono sunteggiati, altri sono omessi. Tutta questa corrispondenza è integralmente trascritta in He registri conservati tra le carte Dabormida ora al Museo di Torino ed integra quella contenuta nell'Archivio di Stato di Torino (Carte politiche diverse. Cartella 27).
3) BIANCHI, op. e il., voi. 6, p. 136. H Bianchi scrive che il Revel e il Dabormida furono inviati a Verona per persuadere il maresciallo che allora era invece a Milano. Già il PONZA Di SAN MASTINO (J7 conte di Pralormo e la pace di Milano, in Rassegna storica del Risorgimento, 1920, pp. 38-39) mise in rilievo l'evidente inesattezza.
*) Questo carteggio si trova in un fascicolo contenente la corrispondenza dei generali austriaci coi generali sardi per l'applicazione dell'armistizio e durante le trattative di pace f Archivio di Stato di Torino. Carte politiche diverse. Cartella 27).
5) Museo del Risorgimento di Torino. Carte Dabormida cit.
6) Archivio di Stato di Torino. Carte politiche diverso cit*.