Rassegna storica del Risorgimento
VITTORIO EMANUELE II RE D'ITALIA
anno
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1936
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pagina
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1360
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1360 Adolfo Colombo
Soyez sor, Cher General, que ces paroles me viennent da coeur, camme Vous savez, qu'on m'a nomine toujours un demi-Piémontais, mais je veux sin-cèrement une paix bonne et durable eatre deux E tata qui doivent s'aider mutuel-lement à soutenir le principe de i'ordre et de la monarchie.
Veuillez agréer, mon cher General, l'assurance réitérée de mes sentimens leà plus sincère B
, Votre devoué ami
Hess g.*1
Ma intanto da Vienna giungeva la notizia che il Governo imperiale insisteva per la esecuzione completa di tutti i punti dell'armistizio. La occupazione di Alessandria era fissata pel giorno 16. Si dovette rinunziare perciò alla nomina di Alberto Ricci IJ e furono in sua vece inviati come plenipotenziari il generale Dabormida ed il Boncompagni. Il generale Hess se ne compiaceva vivamente col De Launay e rallegrandosi nello stesso tempo per il rifiuto del Re di trattare coi ribelli di Genova cosi conchiudeva la sua lettera:2)
Si Sa Majesté continua de suivre cette voie, je suis persuade que nos deux Gouvemements parviendront facilement à s'entendre.
Il Dabormida ed il Boncompagni giunsero il 13 aprile a Milano. Loro prima cura, secondo le istruzioni ricevute, fu di insistere perchè Alessandria non fosse occupata. Dopo un primo colloquio col generale Hess il quale lasciò loro capire che malgrado l'ordine formale di Vienna, il De Bruk, munito di pieni poteri, avrebbe potuto sospendere tacitamente tale occupazione purché il governo sardo si dimostrasse disposto ad entrare francamente e lealmente in trattative di pace,3) si presentarono al De Bruk il quale affermò che egli non poteva trasgredire l'ordine ma che poteva tacitamente sospendere l'occupazione o per lo meno in ogni caso questa non sarebbe avvenuta che dopo un preavviso di tre giorni. Ma poi avanzò tali proposte che parvero subito inaccettabili, specialmente quella di un indennità di 200 milioni.4)
Né il Menabrea né il Bianchi pubblicarono una lettera del Dabormida al De Launay del 15 aprile che non esito a definire stupenda per
i) Il 17 aprile il De Launay scriveva a Gioberti: o Nous avons du renoncer au proyet de charger le Mta Ricci dea négociations relatives à la paix parceque nona avons du recannaftre qu'on ne pouvait lui condor cotte mission sona cn compromettre pour le memc le succès, Attenda les dispositiona déavorables ù son égard (Archivio di Stato di Torino. Copialettere eit,)*
2) MENABREA, op, eit., p. 13.
>) MENABREA, op. eit., p. 15:.
) MENABREA, op. eit., pp. 15-16,