Rassegna storica del Risorgimento
VITTORIO EMANUELE II RE D'ITALIA
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1936
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Adolfo Colombo
de set epouvantail; vien. eutendu qui'il ne faut pas non plus les braver imprudemment a cet égard. J'attends avec impatience l'avis da conseil sur la demaude d'iudemnité; je ne doute pas qu'il repoussera avec energie une demaude ausai enorme; Vouz pensez bien Me le General que je ne signerai jamais un traité qui aurait l'air de nous epuiser, et de nous vendre la paix; je ne sauraia soutenix qu'il ne faut absolument donner aucune indcmnité; mais cette indem-nité doit etre supportable et doit avoir le but de reconnaitre un principe et non de nous ecraser...
A questa lettera il De Launay, giudicato austriacante, rispondeva il 18 aprile:
... Ne regrettez point de vous ètre chargé d'une mission difficile, vous avez acquis tout pour vous faire honneur. L'amour du pays et le courage de dire la verité ne nous laissons point effrayer sans quoi nous serons perdus. Les autrichiens ont peu de simpathie pour nous, mais nous en trouverons ailleurs...
In quello stesso giorno il Dabormida scriveva al Lamarmora che era Commissario straordinario a Genova:2)
Mano, li 18 aprile 1849. Dilettissimo amico
Noi ci troviamo ambedue in così difficili posizioni, che lo scriverci onde animarci a vicenda deve farci un gran bene; la tua lettera è venuta a sospendere momentaneamente le mestizie in cui mi trovo invaso. Tu conosci tutti i miei pensieri, tutti i miei sentimenti, tu sai eli e il mio affetto per la patria è puro: che la mia devozione al Re è sincera, che sono italiano e liberale nel senso onesto: che fortunatamente non sento in me ambizione, e che le sole illusioni alle quali soglio abbandonarmi si è di vedere la cara nostra patria tranquilla, e quindi di poter per mio conto godere della sola felicità, che mi sembri reale, di occuparmi cioè dell'educazione dei miei cari figli.
Con tali disposizioni d'animo, non è una triste fatalità d'essere stato involto in trattative diplomatiche nelle circostanze le più infelici? Non soglio vantarmi, onde mi devi credere quando t'accerto che cedetti alla voce del dovere; nessuno volle accettare!
i) Carte Dabormida, cit. 2) Carte Dabormida, Cit.