Rassegna storica del Risorgimento

VITTORIO EMANUELE II RE D'ITALIA
anno <1936>   pagina <1368>
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1368 Adolfo Colombo
aveva dato per certo che era corea un'intesa tra il governo ed il mare­sciallo austriaco per cui la città non sarebbe stata occupata; e che Alberto La Marmora, Commissario per la Sardegna, in un proclama del 15 aprile aveva smentita recisamente la voce dell'occupazione.
Ora il fatto, più volte smentito, era una triste realtà. H documento dei ministri per legittimare la loro opera era considerato dalla Con­cordia come un indelebile monumento del loro disonore. Era invece un documento che, rispecchiando la piena verità, dimostrava gli sforzi immani compiuti dal governo per evitare tale occupazione che pur era contemplata dall'armistizio e patti gravosi e consacrava la convinzione comune a tutti eloquentemente espressa dalle parole del Petitti:1} Meglio perire oppressi da una sconfitta, sparire dal novero delle nazioni in un modo onorevole che firmare patti vergo­gnosi .
ADOLFO COLOMBO
(Continua).
Corteggio inedito cit. Lettera del 28 aprile alla Gegia.