Rassegna storica del Risorgimento
1831 ; CONSIGLIO DI STATO ; MAGISTRATURA ; SARDEGNA (REGNO DI)
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1936
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Rosa Maria BorsareJJì
questa situazione vengono incontro ciascuno a proprio modo, vedendo nel Consiglio di Stato ora un baluardo contro le novità, ora una catapulta, donde prendere lo slancio per giungere a un ordine di cose più adatto ai tempi Infatti in molte di queste memorie l'erigenda istituzione è considerata come punto di partenza di una riforma dello Stato e le sono dati in tale materia poteri più o meno ampi, secondo la mentalità del proponente.
Al Consiglio di Stato è attribuito da tutti ufficio puramente consultivo e competenza ristretta agli affari sottopostigli dal Re ed alle domande fattegli dai capi dei singoli dicasteri.
L'attività del Consiglio è limitata in genere alle materie giudiziarie e d'amministrazione.
In quanto alla composizione del nuovo pubblico istituto, lo si vuole in genere, almeno nominalmente, presieduto dal Sovrano, che ne sceglie i membri di propria iniziativa, ed effettivamente da un vicepresidente, e diviso in tre o più sezioni, ciascuna con competenza in una data materia.
Qualche volta si attribuisce al Consiglio ufficio rappresentativo, volendo che i partecipanti provengano da tutte le regioni del Regno.
Ed ora è necessario mettere in rilievo gli aspetti particolari di ciascuna memoria.
Quella che ha maggiore interesse per la storia del Consiglio di Stato nei secoli precedenti è intitolata Du conseil d'Etat sous les Princes de la Maison de Savoie1* e descrive in ordine cronologico le varie istituzioni che in passato avevano esercito, almeno parzialmente, l'ufficio dell'erigendo consiglio.
Essa è opera del conte Luigi Nomis di Cossilla, allora reggente degli Archivi di Corte,2) che la compose probabilmente dopo ricerche accurate nei documenti a lui affidati. A primo sguardo si rivela in essa la mentalità dello storico, che vede il filo conduttore, che unisce senza intervallo i fatti e le istituzioni, ed abbraccia nell'unità di un quadro panoramico tutte le umane vicende.
Così nei recenti tentativi liberali l'Autore vede l'espressione di bisogni politici insoddisfatti, onde la necessità di andare incontro alla rivoluzione, frenandone colle riforme l'eccessivo sviluppo. Cosa importantissima era quindi
1) Mg. della Biblioteca di S. M. il Re in Torino, Documenti relativi al Consiglio di Stato Né questa memoria, né le seguenti furono; viste dal Salata e dal Redolirò, che pure vide nella Biblioteca di S. M. in Torino una memoria sul Consiglio di Stato all'epoca napoleonica di Cesate Balbo e quell'altra succitata del Pctìtti. vedi Carlo Alberto negli anni di regno, o.k., p, 93.
2) Luigi Nomis di Cossilla (n. a Genova il 17 ottobre 1793, m. a Torino il 4 ottobre 1859) fu bibliotecario agli Archivi dal 17 settembre 1816, referendario soprannumerario dal 25 dicembre 1818 ed effettivo dal 9 luglio 1824, reggente degli Archivi di Corte dal 30 aprile 1831; Archivista di Corte e (Ioasiglierc di Stato dal 5 aprile 1832. Decurione di Torino e Sindaco di prima classe nel 1828, lasciò allo città una grande collezione di autografi. Nel 1813 sposò Marianna Galeani-Napione di CocconatcPasserano, figlia del famoso Napionc (v. Schede Manno in Biblioteca di S. M. il Re in Torino).