Rassegna storica del Risorgimento

1831 ; CONSIGLIO DI STATO ; MAGISTRATURA ; SARDEGNA (REGNO DI)
anno <1936>   pagina <1373>
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Nuovi documenti intorna alla rinascita del Consiglio di Stato nel 1831 1373
e dei Referendari: sue attribuzioni materie di grazia e giustizia ed incombenze straordinarie a piacere del Sovrano. *)
Ordinariamente però supplivano in parte le tre Giunte o Congressi create da Carlo Emanuele HI nel 1742 e rinnovate dal successore nel 1773, chiamate rispettivamente degli Affari Ecclesiastici, dei Confini, e dell'Impero, composte di vari membri, fra cui il Gran Cancelliere, i Primi Presidenti del Senato di Piemonte e della Camera dei Conti l'Avvocato ed il Procuratore Generale ed il R. Archivista. Esse durarono fino al 1798, non ostante una effimera riappari­zione del Consiglio di Stato nel 1797.
Quando poi, nel 1817, Vittorio Emanuele I fondò il Consiglio di Conferenza, composto dei capi delle Segreterie, dei Ministri di Stato e dei capi delle Aziende, 2> invano il Presidente Capo dei R. Archivi di Corte ed il Primo Presidente del Senato di Piemonte umiliarono una rappresentanza al Re, chiedendo che si rein­tegrasse il Consiglio di Stato. H nostro Autore non accenna invece al fatto che tale istanza fu rinnovata verso il 1821, come già di passaggio è stato detto.3)
Terminata la parte storica, il conte Nomis passa infine alle proposte, criti­cando la situazione attuale, che lasciava gli affari di governo esclusivamente in balia dei Segretari di Stato:
te Egli è diffidi còsa, per non dirla impossibile, che i Ministri, chiamati soli a Consiglio, possano ivi spogliarsi dell'interesse privato di quel Dicastero, loro affidato, e, con inaudito sacrificio d'amor proprio, concedano per il bene universale di veder diminuita la propria auto­rità, ristrette le loro prerogative, scemato il numero degli impiegati da loro dipendenti, e ridotto l'assegnamento di fondi al particolare loro bilancio affetti. Cotale ragionamento da tatti facendosi, sono assai più facili a concedere ai colleghi, quanto sieno per uddimandare, sperando non minore facilità per quelle concessioni di cui abbisognassero nel privato interesse o proprio o del loro Dicastero. Gli inconvenienti dell'amministrazione non si possono poi, d'altra parte da chi dirige la medesima scorgere cosi agevolmente, siccome da coloro che, posti fuori del circolo della medesima, sentono le lagnanze degli amministrati... Per chi osserva soltanto, e consiglia non. vi sono subalterni infedeli ed interessati a nascondere la verità, né ewi per lui motivo da tacerla al Sovrano, non temendo la perdita della carica, alla quale purtroppo vien talora sacrificato parte del dovere. Beco il perchè consiglieri estranei alla direzione attiva degli affari sono assai più propri! a dare sovra dei medesimi disinteressato e conveniente parere... . *)
Il Consiglio di Stato doveva esser composto di ex ministri, di ambasciatori tornati dalle legazioni , di amministratori ch'abbiano retto provinole , di magistrati a riposo od in carica, di generali, di prelati o d'altri, che il Sovrano
i) Ms. Nomis di Cossilla, cit., p. 31.
2) U Consiglio di Conferenza fu istituito con R. decreto 11 marzo 1817, v. A. SEGHE, Vittorio Emanuele , Torino, Paravia, p. 198; in realtà già esisteva dal 1 maggio 1815 v. A. SEGHE, TI primo anno del ministero Vallesa. Biblioteca di Storia Italiana Recente, voi. X, Torino, Bocca, 1928, p. 293, nota 1.
S) V. sopra, p. 1.
4) Ms. Nomis di Cossilla, cit., p. 29.