Rassegna storica del Risorgimento

ORBETELLO ; PERALDI FELICE ; CIVITAVECCHIA
anno <1936>   pagina <1395>
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La organizaanone difensiva del litorale fra Civitavecchia e Orbetcllo, ecc. 1395
un'altra di interesse ben diverso per il Delegato stesso. Al Peraldi non era certo "Uggito come in Roma si andasse diffondendo una certa diffidenza intorno a lui, che investiva proprio le sue capacità di uomo di governo; in altre parole, era in discussione il suo posto, così come già erano oggetto di riserve le idee che andava esprimendo nei suoi scritti. ') Anzi proprio in quell'anno aveva pubblicato due scritti uno Sulla tranquillità dei governi *> e l'altro Sulla disuguaglianza sociale a> Jche dovettero procurargli seccature, se, più. tardi, scrivendo al cardinale Pacca, del quale godeva stima ed amicizia, ricorda come ci fosse statò allora chi Io invitasse a non scrivere troppo 4* ed in altra lettera, indirizzata al marchese Felice Andrea Baciocchi pensate forse, diceva, che le opere da'me pubblicate nel 1834 fossero state come l'ultimo addio a tal genere di argomenti... 5) quelli cioè disinteresse filosoficopolitico, che erano poi quelli che lo attiravano di più e nello studio dei quali portò qua e là sprazzi di intuizioni non del tutto comuni, specialmente per uomini della Bua fede poli­tica e dei suo rango sociale. :,
A'' accrescere le difficoltà della sua posizione politica non dovette es­sere anche estraneo un dissidio latente fra lui ed i suoi collaboratori più intimi di cui si trova nei documenti un'eco non troppo tenue.6) Forse, ni questo do­vette influire e la visione personale che portava nella condotta degli affari della Delegazione, ed un certo modo di regolarsi con chi gli stava vicino, per il quale non gli era facile aprirsi e confidarsi. Fra i consigli che il Peraldi darà più tardi ad un giovane prelato vi è, infatti, anche questo per essere svin­colato nei propri movimenti, non bisogna serrarsi troppo strettamente con i vicini altrimenti vi troverete come legato, e sarete trascinato invece di condurre .7)
Molti motivi dunque e dei più vari, consigliavano al Delegato di Civita­vecchia di affrontare e portare a termine questa ispezione nel migliore dei modi. Già dalla lettera al cardinale Gamberini, cui si è accennato più Bopra, egli vede il problema nella sua interezza; il suo viaggio non si fermerà ai confini dello Stato Pontificio, ma varcherà anche quelli della Toscana per vedere diretta­mente come funziona da quella parte la organizzazione difensiva e poter poi tornire al proprio governo dati di fatto per una più completa intesa su di un piano comune di fortificazioni e difese da attuarsi lungo quelle coste da Civita­vecchia ad OrbetéTlo.
i) Il Peraldi aveva già pubblicati vari scritti come discorsi, lettere, ecc.
2) F. PERALDI, Sulla tranquillità dai Governi, Civitavecchia, 1834.
3) F. M. PÉRAUDI, SuUa Disugualianta Sociale, Civitavecchia, 1834.
4) F. M. PEBLDI, Lettere. Bastia-Jobrani, 1840, p. 7.
5) F. M. PERALDI, Lettere, op. cit., p. 95.
6) E. MICHEL, op. cit., p. 203.
7) F. M. PERALDI, Lettere, op. cit., p. 38.