Rassegna storica del Risorgimento

ORBETELLO ; PERALDI FELICE ; CIVITAVECCHIA
anno <1936>   pagina <1397>
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La organizzadone difensiva del litorale fra Civitavecchia e OrbmUo-, ecc. 1397
delle fortificazioni di Civitavecchia. Presentato alla Sacra Congregazione di Stato da Giovanbattista Bianchi d'Adda, maggiore di Piazza del Regio Impe­riale Castello di Milano . l>
Questo progetto è del 9 ottobre 1793. H problema vi è esaminato com­piutamente in ogni suo aspetto; vai la pena di riferirne dei brevi passi anche perchè costituisce un precedente rimarchevole di quelli che poi saranno, in proposito, i criteri direttivi del delegato pontificio Peraldi.
Civitavecchia può meritamente riguardarsi come ima fortezza di grandissima impor­tanza per garentire Roma contro le intraprese di un nemico, che avendo una forza marittima, si prefiggesse l'intento di porre a sacco e di devastare questa opulenta e insigne Capitale. Ridotte che egli avesse una volta in poter suo le fortificazioni e il porto di Civitavecchia, verrebbe egli ad avere un sicuro stabilimento su] Littorale Pontificio, che rendendolo padrone di tutto il terri­torio adiacente, e somministrandogli ogni sorta di mezzi di offesa, non meno che una libera comu­nicazione col mare lo porrebbe in istato di felicemente effettuare in poco tempo la meditata in­trapresa... Ogni qualvolta si volesse pur supporre, che l'inimico non sia giammai per azzardare tmo sbarco per tentare un tal sopravvento qual'è l'ora da me accennato (assalire direttamente Civitavecchia), attesi i pcricol i dell'intrapresa, e le difficolta di riuscirne ( difficolta di cui io non sono niente persuaso) non mancherebbero ciò non di meno all'inimico altri mezzi più sicuri onde venire a capo al suo disegno. Egli è da riflettere che lungo la spiaggia trovami diversi scali ove possono toccar Lido de Bastimenti di trasporto, e delle Lance Cannoniere... Ma la spiaggia pontificia non è poi la sola, che offra al nemico i mezzi di uno sbarco, e anelli di tentare un attacco contro di questa importante piazza marittima. Ei potrebbe eziandio sbarcare nel Porto di Talamone, e impadronirsi della fortezza di Orbetello negli Stati de* Presidi per muovere di là verso Civitavecchia...
La relazione continua discutendo i vari aspetti della difesa da organizzare e raccomandando con fervore di rafforzare le artiglierie, di costruire lungo la costa piccoli posti fortificati, di predisporre ripari e varie altre opere, per con­cludere poi che
un comandante intelligente saprà all'occasione preparare nuovi ostacoli da superarsi in un attacco, ed impegnare moltissimi altri mezzi di resistenza che l'arte suggerisce, e per cui potrà all'uopo consultare qualcuna delle eccellenti opere, che ne trattano, senza che sia mestiere di qui tesserne una enciclopedica descrizione fuori di proposito.
A testimonianza del fervore con il quale il Governo pontificio si interessò in quegli anni al problema della difesa di Civitavecchia e del suo litorale, re­stano molti, studi e un lungo carteggio fra i capitani di quella fortezza ed il tesoriere generale della Reverenda Camera Apostolica monsignor Don Fabrizio Ruffo 2) il quale, anzi, dimorò per un certo tempo in Civitavecchia. Si possono
1) (A. S. R.), Camerale, p. III. Busta 835, fase. 946.
2) (A. A. R.). Camerale, IH, Busta 834.