Rassegna storica del Risorgimento

ORBETELLO ; PERALDI FELICE ; CIVITAVECCHIA
anno <1936>   pagina <1398>
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1398
Leopolda Scenàri
indicare anche vari editti e notificazioni assai espliciti in proposito,1) ma da quello ohe poi, in concreto, fu fatto vien la voglia di pensare che di tanti sug­gerimenti e non privi di senno, il Governo pontifìcio abbia ritenuto della mas­sima importanza proprio l'ultimo, quello cioè di porre nelle mani dellV intel­ligente capitano qualche eccellente trattato di fortificazione...
Comunque delle opere che furono costruite, scarse invero, e dei rifacimenti predisposti, ben poco era destinato a sopravvivere, un po' perchè attuato in fretta sotto la spinta delle necessità imminenti, e un po' perchè gli ultimi anni dei secolo XVHI non furono certo pacifici per Civitavecchia e territorio. Accenno di sfuggita all'assedio che la città dovette sostenere nel 1798 per parte dei Francesi. Più tardi Napoleone tentò di far rinascere la città in tutte le sue possibilità e naturalmente anche in quelle militari; vi fece risiedere un Commis­sario militare che aveva giurisdizione su tutte le torri del litorale da Palidoro alle Graticciare.s) Di tutti i lavori progettati da Napoleone quasi nulla fu poi eseguito. In un Progetto per migliorare l'attuale situazione della città di Civi­tavecchia e Porto Danzo 3) che per quanto anonimo e senza data, da vari riferimenti può collocarsi negli ultimi anni del pontificato di Pio VII, non solo non vi è parola di fortificazioni di sorta, ma si accentua invece la tendenza a sviluppare gli interessi economici e commerciali della città e territorio al di fuori di qualunque preoccupazione militare. E questo fu senza dubbio l'indirizzo seguito per alcuni anni dalle Autorità pontificie nei riguardi almeno di questa parte dello Stato della Chiesa. Di modo che quando, con il passar degli anni, nuove preoccupazioni e nuovi timori richiamarono, come si è detto, l'atten­zione delle Autorità pontificie su quel tratto del litorale tirreno, le fortificazioni e i relativi servizi erano tornati, come ora si vedrà, presso a poco allo stato in cui si trovavano più che quarant'anni prima.
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D. Peraldi, come si è detto, partì il 26 di aprile del 1834; circa venti giorni dopo, il 15 maggio, inviava da Montalto al cardinale Gamberini, la relazione del suo viaggio accompagnandola con una letterajfnella quale espone la spe­ranza che la relazione sia per incontrare il gradimento tanto suo quanto del cardinale Segretario di Stato.
La relazione ha carattere riservatissimo; è suddivisa in punti a seconda degli argomenti trattati ed è seguita da alcune osservazioni. Per noi a più di
i) Editto del 6 novembre 1792 e notificazione del 4 dicembre 1792 del cardinale De Zelada s idi a leva dispósta per guarnire il litorale pontificio del mediterraneo. Notificazione del 31 gen­naio 1793 con la quale Pio VI detta norme nel caso che avvenisse qualche insulto, aggressione o invasione in alcuna parte dei dominio .
2) C. CALJSSK, Storia di Civitavecchia, Firenze, 1898, p. 632, e BCgg.
3) (A. S. R.), Camerltngato. Busta 22, fase. 87.