Rassegna storica del Risorgimento

ORBETELLO ; PERALDI FELICE ; CIVITAVECCHIA
anno <1936>   pagina <1401>
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La organiszazione difensiva del litorale fra Civitavecchia e Orhetulh, ecc. 1401
(Il Peraldi proseguo narrando come per questo.egli abbia prolungato il suo soggiorno in Mon­talto, abbia partecipato ad una festa ebe *i svolse in quei giorni, come abbia ascoltato lo richieste, i desideri e lo rimostranze di quella gente. Farla del dissesto in cui versa il Comune a causa della cessata Magistratura; della gratitudine dei paesani per l'apertura di una nuova strada verso Comete e Civitavecchia Suggerisce l'apertura di altre strade in modo di collcgare quell'angolo di terra al restante dello -Stato Romano e, attraverso la Toscana, con il rèsto della Penisola). Il Governo Superiore nella sua somma saviezza calcolando l'utile immenso che ridonderebbe a Roma, Civitavecchia, Montalto e finitimi paesi per la facilità del commercio, del transito de* forestieri, per l'agevolezza e accorciamento, del cammino (abbreviandosila via per Livorno oltre a SO miglia per un terreno sempre piano in riva al mare) ridonerebbe con tal generosità e con un sacrificio non guari costoso, layita a questi inescb bussimi abitanti. indicibilcTitile a tutto il Patri­monio, e ai paesi dei due Stati limitrofi nell'atto che assicurerebbe a se stesso vantaggi sommi, e le risorse le più conformi alla sua politica, alle sue vedute ai desideri di tutta questa porzione del Pontificio dominio. Sia l'Eminenza Vòstra Reverendissima nel suoenergico zelo il Patrocinatore valevole presso il benefico Sovrano di questi voti, di tanta sospirata fortuna. Chinato al bacio della Sacra Porpora col più ossequioso rispetto e profonda venerazione, ho l'onore di protestarmi:
Dell'Eminenza Vostra Reverendissima umilissimo devotissimo obbligatissimo Servitore. Montalto 15 maggio 1834, M. Perai di Delegato Apostolico, *)
Il 21 maggio successivo il Peraldi scrive ancora al cardinal Gamberìni dicendosi sempre più persuaso dei pericoli che offrono quelle spiagge, specie quella delle Graticciare, per un eventuale sbarco e lumeggia tutta l'opera da Ini svolta per istillare nell'animo di quella gente il senso della gravità del mo­mento e per infiammarli a devozione verso la Santa Sede ed il suo Governo. Ammette che la terra di Montalto stata molti anni sotto un particolare am­ministratore della Tesoreria, era in gran disordine e scissi gli animi degli abi­tanti , ritiene per questo che bisogna mostrare a quella gente che il Governo ha a cuore la loro prosperità. Avverte però che si è anche adoperato perchè nelle menti di quei buòni contadini si" radicasse la convinzione che fuori del Governo pontificio essi non avrebbero potuto trovare né ordine né tranquillità. Ritorna quindi sul concetto a lui caro che è proprio del Governo il tenersi affezio­nate le popolazioni con saggi provvedimenti e con una buona amministrazione. 2>
I* H* *
Come venisse accolta in Roma questa relazione non si sa con certezza. Da una lettera del Peraldi nella quale questi ringrazia il cardinal Gamberìni per il benigno accoglimento ai fogli che le diressi da Montalto 2> si dovrebbe arguire che la relazione sia stata accolta bene. Certo l'indagine condotta dal Delegato è profonda, e se per ovvi motivi di politica, diciamo così, interna, si dilunga nel segnalare più che altro le manchevolezze del Governo toscano,
1) Questa relazione mi fu segnalata dall'amico dott. Elias Muffe i che vivamente ringra­zio. (A. S. R.), Minuterò Intèrno, Busta 1148.
2) (A..S. R.)> Minuterò Interno, Busta 1148.
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