Rassegna storica del Risorgimento
1855 ; TOSCANA
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Guido Sonnìno
per ferimenti premeditati con animo e senz'animo di uccidere.l) In seguito a nuove ricerche, nello stesso anno si scopriva in Firenze un ramo dell'Associazione Nazionale Italiana diretta dall'estero dal Mazzini e in. Firenze rappresentata da Antonio Martiuati di Vicenza, e dopo essersi proceduto all'arresto di molti sospetti, si svolse una lunga istruttoria a carico del principale responsabile, di Fulvio Mini di Montevarchi e di Giuseppe Garbini di Montepulciano. Altri arrestati fra cui Pietro Carocci di Montevarchi furono prosciolti dai tribunali e condannati a pene varie con provvedimenti così detti economici di polizia. H Garbini decedeva in carcere, mentre gli altri furono condannati dopo circa tre anni di carcere preventivo. Così le fila della organizzazione repubblicana venivano scompigliate per defezioni o per condanne ed esigli, dato che il governo toscano aveva adottato la norma di lasciare ai condannati la facoltà di scelta fra la prigionia nelle carceri del Granducato e l'esiguo per un periodo di tempo doppio di quello comminato dai tribunali. Comodo sistema per sbarazzarsi di sudditi indesiderabili e risparmiare ad un tempo spese di mantenimento per i prigionieri. Anche il grande processo Guerrazzi di perduellione si conchiuse, com'è noto, nel 1853 con condanne commutate nell'esilio perpetuo.
Intanto i moti di Milano del febbraio 1853, i due tentativi della Lunigiana del 1853 e 1854, infelicemente ideati e peggio attuati, moltiplicano i sospetti e le repressioni. Le varie polizie italiane dirette da quella onniveggente austriaca si tengono a contatto, si consultano, si segnalano reciprocamente i movimenti dei pregiudicati politici. Le carte riservate delle prefetture toscane della capitale e della provincia sono piene di pratiche informative più o meno attendibili: annualmente si comunicano i segni convenzionali da apporsi ai passaporti dei prevenuti o semplicemente sospetti, si dan notizie sui travestimenti consueti dei più attivi agenti mazziniani, sui mezzi più ingegnosi usati per nascondere e introdurre di contrabbando scritti o stampe rivoluzionarie, per fare entrare sotto gli aspetti più innocenti polvere ed armi nello Stato.
Il servizio informazioni avviene in via eccezionale fra i ministri degli affari interni dei rispettivi governi per i casi più gravi, normalmente per mezzo dei consoli e degli agenti consolari dei rispettivi paesi. Questi si valevano dell'opera di confidenti o di agenti provocatori che s'intromettevano nelle congreghe dei settari per rivelarne i piani. Da uno di questi informatori del Regno Sardo, che era particolarmente tenuto d'occhio dai vari governi italiani, si venne a cognizione di un tentativo repubblicano che si stava macchinando per la Toscana per propagarsi nello Stato Pontificio, con la speranza che per le esigenze della
1) V. B'ADASSBRONl, op. cit., pp. 476-477. La disposizione straordinaria fu poi riconfermata nel nuovo codice penalo pubblicato il 20 giugno 1853. È perù dovere di equità riconoscere che la pena non fu mai applicata e elio anche le condanne a morte pronunziate dai tribunali austriaci a Livorno furono in parte commutate.