Rassegna storica del Risorgimento

1855 ; TOSCANA
anno <1936>   pagina <1410>
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Guido Sonnino
Pino si provvide a ritirare e a fare scomparire tatto il materiale. È possibile clie fosse la riproduzione del proclama che riportiamo appresso, o dello stesso tenore, tanto più che alla polizia risultò che l'Andreozzi mentre si era vantato di averla anche per quella volta passata liscia aveva dichiarato ad amici che non si sarebbe perduto di coraggio perchè o prima o poi la cosa aveva da scoppiare e quei cani l'avrebbero pagate tutte in una volta.
Ma ancora prima che fossero note queste circostanze, di cui solo più. tardi si ebbe notizia, la Polizia ruppe gl'indugi e il 12 gennaio procedette all'arresto del Pino, e dello scrittore Braccio Bracci di Santa Croce sull'Arno, ma domici­liato a Livorno. *)
Egli dichiarò di essere venuto in Toscana per diporto a visitare i monumenti, ma dopo alcuni giorni di ricerche venne trovato tutto l'incartamento costituito da una lettera di presentazione per Leopoldo Carocci, Aristodemo Cecchi ed altri noti repubblicani fiorentini che dovevano metterlo in relazione cogli agitatori toscani; dne proclami che riportiamo integralmente, delle lettere in cifra e una lista di nomi di persone fide cui far capo nelle varie città della Toscana.
La lettera credenziale è espressa in questi termini: Nel latore della presente Angelo Pino di Oneglia puoi avere tutta la fiducia che hai in me. Egli si porta costì, per trattare delle cose nostre. Ponilo in relazione con i nostri e attienti a quanto ti dirà.
Segue il proclama in questi termini:
L'epoca degli apostoli e dei martiri è passata, l'epoca di agire è venata. Tutto il programma è compreso in questa parola: insurrezione.
Perchè l'Italia insorga come un solo uomo non bastano condizioni favorevoli alla riscossa e occasioni propizie: è necessario che tutte le provincie d'Italia siano unite fra loro, animate da una sola intelligenza, una sola volontà. A ciò ha provveduto la Giunta Nazionale di Azione costituitasi in Italia, Essa, mercè sacrifici e aforzi inauditi, ha riunito tutti gli elementi della penisola. Divenuta centro direttivo di tutti i lavori, ha potuto imporre a tutti lo stesso ordine, ed ha fatto ancor pini in nome d'Italia e per l'Italia ha contatto con tutte le nazionalità oppresse d'Europa. I suoi agenti hanno percorso e percorrono la penisola in tutti i sensi. I suoi indirizzi circolano in tutte le provincie. H suo mandato è pressoché consumato: ora spetta al popolo.
Insurrezione I Come, e quando ? Come... spetta a voi. Quando... più presto che si può.
Gli eventi incalzano precipitosamente, e qualunque breve indugio può riuscire fatale.
Scuoti tntti i nostri; è tempo che si organizzino, che operino.
Con noi abbiamo gli Ungberi, t Polacchi, i Francesi, gli Slavi, quasi tutta Europa.
Il Piemonte se non sarà con noi al principio della lotta, non lo avremo contrario.
L'esercito piemontese è influenzato da noi. Liguria si muoverà con noi e molte provincie subalpine l'imiteranno.
Se abbisognano armi coati, scrivimi o parlane al latore di questa lotterà.
Se credi che occorrano uomini capaci di dirigere gl'insorti, scrivimelo o avrai degli ufficiali: quando che sia, verrò io.
n Questi fu poco dopo rilasciato. Dichiarò che si era limitato a leggere al Pino la sua tragedia Pier Luigi Farnese.
Risultò che si fosse intrattenuto anche col giornalista Odoardo De Monte! di Firenze.