Rassegna storica del Risorgimento

1855 ; TOSCANA
anno <1936>   pagina <1411>
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Un fallito tentativo rivoluzionario in Toscana nel 1855 1411
Questo orribile sistema che vincola la società, uccide le anime e immola alle sozze passioni cuore, pudore e coscienza verrà infranto. Tatto il vecchio edilizio cadrà col papato; 1*Italia si rigenererà nella sua rivoluzione e costituirà il quarto stato che garantirà resistenza dell* indi­viduo, della famiglia e della nazione nella fusione di tutti gli interessi nella consacrazione della legge, nella solidarietà di tutti i popoli.
A questo eloquente proclama, firmato con le lettere C. T., seguono delle istruzioni autografe di G. Mazzini in questi termini:
L'essenziale sta nel trovare un punto d'iniziativa importante e concentrarvi ogni sforzo. Certi di quello, una settimana prima spargere subitamente la scintilla di vita in tutti gli altri punti.
Dopo alcuni giorni impiegati nella decifrazione dei documenti cifrati, si presero disposizioni per procedere al fermo o all'arresto delle persone designate nella lista o segnalate dalla polizia a Firenze e altrove, e data la rapidità e la sorpresa con cui furono eseguiti i provvedimenti, tutti furono arrestati e tradotti Firenze. H solo Costantino Mini avendo avuto, a quanto pare, sentore dell'ar­resto del Fino, si rese irreperibile e pochi giorni dopo riuscì ad emigrare negli Stati Sardi, d'onde ritornerà in Toscana per morirvi immaturamente nel 1858. x) Degli arrestati, che secondo VItalia del Popolo di Genova, furono una sessantina, solo i ventuno seguenti furono trattenuti sotto l'imputazione di alto tradimento:
1. Aw. Annibale Lapini di Massa Marittima domiciliato a Firenze;
2. Carlo Basi di Firenze;
3. Giuseppe Dolfi di Firenze;
4. Dott. Aristodemo Cecchi di Firenze;
5. Domenico Balzano di Firenze;
6. Aw. Francesco Nelli di Pisa;
7. Angelo Bracali di Pisa;
8. Giovanni Maccheroni di Pisa;
9. Aw. Giovacchino Petrucci di Lucca;
10. Niccola Petrucci fratello del precedente;
11. Francesco Barsotti di Lucca;
12. Aw. Giuseppe Dami di Montevarchi;
13. Dittelmo Dami id.;
14. Bazzanti dott. Attilio id.;
15. Don Pietro Celembrini id.;
16. Luigi Frenti di Pistoia;
17. Francesco Cosimini id.;
18. Ermindo Ghilardi di Livorno;
19. Stanislao Tubino id.;
20. Antonio Monghini di Ravenna, domiciliato a Livorno;
21. Dott. David Fucini.
i) Intorno all'attività di Costantino Mini v. MÀSTLDE GIOSI BARTOLOMEI, op. cit., pp. 147, 181 182. H Granduca informato delle condizioni disperate di salute dell'esule gli concesse di tornare a morire in patria.