Rassegna storica del Risorgimento

JOSEPHSTADT ; LUBIANA ; CAVALLETTO ALBERTO ; MANTOVA
anno <1914>   pagina <22>
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22 Giuseppa SolHro
Generali, Oolonnelli e Calciali di ogni grado ed arma, e civili di ogni classe, e tutti onorevoli 'e eletti e infine dei Comandanti e custodi che usavano tutti i modi pi .gentili e ricercati per al­leviare la gravità della prigione ai carcerati .
Evidentemente le -informazioni derivavano, lo ripeto, dal Ca­sata, e la prova mi pare decisiva nelle parole che seguono: An­che qui però sono trattato bene, compatibilmente-all'angustia dei locali: il Casati mi prodiga veramente ogni cortesia? io ebbi da lui atti di vera cordialità e di- pietoso conforto nelle angoscie soi- ifer pel povero amico .1 Il qual povero amico, lo Speri, fu però, come tutti sanno, tra i più offesi e nauseati della condotta dell'i. r. aguzzino, ch'egli giudicava sbirrescamente astuto, immorale e corrotto fino all'ultimo grado e considerava come il principale strumento del Kraus e il gerente fanatico del processo .*
È superfluo del resto notare che queste lodi del Cavalletto al Casati, ripetute press'a poco con le stesse parole in altra sua let­tera del 14 maggio 1853 da Mantova alla sorella [tre giorni prima di partire per Josephstadt], si leggono soltanto nella corrispon­denza ufficiale; la cui revisione e approvazione, dòpo la chiusura del processo, era affidata al Casati stesso; il quale fingenti osi tene­rissimo di cuore ed estraneo a tutte le brutture dell'inquisizione, sapeva profittare con la sua arte diabolica dell'ingenuità, della condiscendenza e della specialissima condizione di spirito in cui i prigionieri si trovavano di fronte a lui, per carpir loro frasi pa­role e attestazioni di stima e di benevolenza, esercitando così su di essi una vera coercizione morale.3
Sotto quale spinta e per quale interesse agisse cosi, non è facile spiegare; l'anima dei ribaldi è così, complessa e piena di oscurità, di contradizioni, di avvolgimenti e.di assurdità che il penetrarla è assai spesso sforzo improbo e yano. Bel resto non è nuovo il caso di matricolati birbanti che per vanità e ostentazione
1 Museo civico di Padova, Archivio Cavalletto, B., u. 3261. Lettere ufflr aioli dal carcere.
a Rileggane io proposito le. lettere dello Speri, e specialmente quella del 21 febbraio 1853, a Tarquinia Massai-ani.
3 II Lazio ha già dotto dello velleità di collezionista (l'autografi del Ga-SMiij e ùaH'Albunv, su eoi aveva ottenuto dai prigionieri firme, poesie sen* lenze, di eoi menava vanto come di manifestazioni spontanee. (I Martiri di Belfiore, II ediz,,, M,, 1>. 175 e seg.).