Rassegna storica del Risorgimento

JOSEPHSTADT ; LUBIANA ; CAVALLETTO ALBERTO ; MANTOVA
anno <1914>   pagina <23>
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Alberto Cavalletto nelle carceri eoo. 23
à'iadustriano di passar per buoni ed onestà, e si offendono e s'in­dignano contro ehi li giudica quali veramente sono.
Ber quanto riguarda le altre informazioni della lettera, mi par inutile avvertire che in gran parte erano false o esagerate. Gon-vien tuttavia riconoscere, in omaggio alla verità, che il- regiane carcerario austriaco del '53, severo e pesante sotto certi aspetti, come fu attestato da quelli che ne scrìssero1 e dal Cavalletto stesso nella sua corrispondenza segreta per quanto s'ingegnasse di nasconderne o attenuarne la gravita, non era certo paragona­bile a quello del '21 allo Spielberg. E ciò sopra tutto per la ve­nalità dei custodi d'ogni ordine e grado; i quali davanti al luc­cicare ,deIPoro, chiudevano assai spesso occhi ed orecchi -sulle trasgressioni al regolamento, salvo a rifar ogni tanto la voce grossa, forse per aumentar la tariffa delle loro condiscendenze e presta­zioni.9
Il Cavalietto era sovvenuto dalla sorella con vera larghezza, ma non senza sacrifici che per quanto generosamente taciuti o mascherati, erano pur sempre indovinati da luti che jpiu: volte dolcemente ne la rimproverava, esortandola a sospendere o a dimi­nuire le spedizioni di danaro, di cale,, di zucchero, di cioccolata e di ghiottonerie. Ti ripeto , le scriveva in lettera senza data, ma certo del '5, di non angustiarti con vani timori eh7 io versi in bisogni o in Strettezze forzate o volontarie ; ti assicuro che ho quanto basta per-vivere sufficientemente e convenientemente alla mia salute? anclie potendolo, di più non vorrei >.
Frequenti invece èrano le sue domande di libri e di medici-
1 TI Finsi dalla fortezza di Theresienstadt dov'ora stato confinato (soltanto alla fina di maggio del '54 fu trasportato a Josephatàdt), scriveva al fratello, lag. Jiìoi'si lettere, piene di amarezza, lagnandosi della severità con igfii era trattato, specialmente dacché la polizia aveva scoperto ch'egli corrispondeva clandestinamente di fuori. 11 17 maggio '54 informava d'eBBcr guardato costan­temente da Tina sentinella, d'esser obbligato al piti severo isolamento, privo del passeggio fuorché i!'un'ora su 48, di non poter procurarsi cibo sufficiente coi 10 caroli toni al giorno che gli si permetteva di spendere. /(CJfr. Lozio, Lettere di /liuti. Finsi dai oaroere in fflv. etor, del Msorg. Hai, Voi. I, fase. 5-6,
15 màggio 1896).
2 n jjoaio accennando a questo mercato di favori, dice che il sacrificio di danaro fatto dal .Pinzi durante la sua prigionia Ai incalcolabile (art. qui sopra citato).