Rassegna storica del Risorgimento
1822 ; TOSCANA ; PISA ; CARLO ALBERTO RE DI SARDEGNA
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Ernesto Benedetto
sedicente americano, non può non far sospettare ohe proprio quel Cavasse Filippo potesse essere il secondo ribaldo che a Pisa aveva avuto colloquio col Malateata.
Perchè il Bottone si sarebbe presentato al Malatesta come francese e non al solito come inglese od americano ? Ricordiamo il passaporto svizzero. Il desiderio di procurarsi nuovi documenti di identità si spiega colla preoccupazione di garantirsi contro ogni disgraziata eventualità. L'attentatore poteva essere preso e parlare. Mancata la possibilità di avere il nuovo passaporto, ecco l'opportunità di presentarsi con una nazionalità diversa da quella segnata sul passaporto di cui era in possesso. In tema di cospirazioni non c'è mai da fidarsi completamente di nessuno. Fratelli in setta fin che si vuole, ma in un ambiente di mistero la diffidenza è misura di prudenza. Le canaglie tipo Malatesta ad un dato momento diventano spie se sperano di guadagnare di più dall'altra parte.
Ma le coincidenze dei movimenti del BouquetBottone e del Malatesta non si limitano a Lucca ed a Pisa. Proseguono anche dopo. Il Bouquet abbandona Pisa subito dopo le feste. Egli fa apporre il 19 giugno il visto al passaporto per Firenze ove giunge il 21 e pare vi si trattenga fino al 7 settembre, giorno della sua partenza per Incisa. Il Malatesta che arriva a Firenze il 6 luglio, dichiara, come vedemmo, che a Firenze frequentò una loggia massonica costituita da elementi di Romagna e Marche e che lavorava per organizzare il passaggio a Corra di fuorusciti e per tale oggetto egli viene inviato a Pesaro ed Ancona. Ora, il 4 agosto risulta partito da Firenze per Bologna certo Leporides Giorgio, che è indubbiamente il Leporides amico del Bouquet di cui si parla nella lettera del Varselli e che, caso da notarsi, viaggia con un passaporto che lo qualifica studente svizzero, malgrado il suo nome inequivocabilmente greco. Che il Bouquet ed il Leporides si siano rivisti in Firenze è una supposizione lecitissima; che assieme abbiano frequentato gli ambienti dei greci e dei filoelleni e dei settari è altrettanto naturale il pensarlo, quando si ricordi che sul passaporto inglese di Bouquet è segnata come destinazione Corro, non solo, ma se si ricordano le sue amicizie greche di Livorno, ove agiva un comitato per l'arruolamento di volontari per la rivoluzione greca. l)
Li Firenze, il centro che serviva di collegamento tra gli individui interessati in quella vicenda era necessariamente uno solo e si identificava senza
1) Il Governo Granducale sorvegliava strettamente l'attività dei greci e dei filoelleni. Il 14 agosto 1822 giunse in Pisa, raccomandato da Anastasio Mospignotti di Livorno, certo Nicola Karvellas di Zantc, il quale, pur facendo vita ritiratissima, attirò l'attenzione della polizia per il gran numero di lettere che riceveva da Livorno, Firenze, Trieste e Venezia. Sorvegliato, fu rilevata la sua relazione col Metropolitano di Valacchia e si raccolse la voce ch'egli fosse un impiegato del Dipartimento Esteri di Pietroburgo. Nel novembre del *22 venne espulso dal Granducato. Aacmvio STATO FIRENZE, Buon Governo Segreto, anno, 1822-24, filza 7, inserto 67.