Rassegna storica del Risorgimento

1848 ; MAZZINI GIUSEPPE ; SICILIA
anno <1936>   pagina <1223>
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Influssi mazziniani in Sicilia prima del '48 1228
2.
Abbiamo detto che, mentre il Mazzini in Isvizzera, dopo il fallimento della spedizione di Savoja, ritrovava e riaffermava la sua fede in ideali più vasti di fratellanza fra le Nazioni, la sua fervida parola d'apostolo non era dimenticata a Marsiglia da coloro che ne avevano udito gl'indimenticabili accenti.
Nel nobile intendimento di attuare il programma delle nuove idee, essi davano vita ad una vasta organizzazione, spedivano messi ovunque.
I movimenti di questi erano seguiti con attenzione dalla Polizia di Napoli. *> Così essa faceva sorvegliare un tale de Franceschi da Bologna, residente appunto a Marsiglia, affiliato alla Giovine Italia, perchè ai era fornito di un passaporto che lo qualificava nativo di Palermo; stava sull'allarmi perchè anche da Marsi­glia era partito per Civitavecchia e Boma Gabriele Chevalier, tolonese, che qualche tempo prima, quale consegnatario dei battelli a vapore francesi, riti­rava in Livorno, assieme ad Aristide Olivier, la corrispondenza rivoluzionaria ed i fascicoli della Giovine Italia; 2> s'informava infine della costituzione di un nuovo comitato a Parigi d'intesa con quello di Marsiglia. 8)
Però nel 1835 l'emissario Richard, membro del Comitato rivoluzionario di Marsiglia, dopo aver conferito con i profughi residenti a Parigi, era riuscito a giungere a Palermo dove si era messo a contatto con gli affiliati alla Giovine Ita'ia e poi era passato a Napoli, prendendo degli accordi anche con il Comitato, colà da tempo costituito.4)
Spesso anche succedeva che la Polizia menasse scalpore per nulla: sul finire del 1835, il Ministro da Napoli raccomandava di impedire la diffusione di un nuovo giornale, La Rivista Straniera, che stava per esser pubblicato dal Comitato della Giovine Italia nella Svizzera.
II giornale sarebbe stato solo in apparenza letterario, ma in realtà avrebbe divulgato le idee repubblicane del Mazzini. Delle officine di distribuzione sareb­bero state impiantate in parecchie città d'Italia fra cui Napoli, Palermo e
1) I nomi dei viaggiatori più o meno sospetti provenienti da Manìglia erano sempre periodicamente trasmessi alla Polizia di Napoli, (v. R. Archivio di Stato in Palermo, Polin busta 238, doc. 1186 in data del 28 maggio 1836, doc. 1187 in data del 4 giugno 1836.doc. 1185 in data deil'8 giugno 1836).
Un certo Castiiho, proveniente da Livorno e dichiarato emissario della Giovine Italia era stato oggetto di sorveglianza particolare (v. id., doc 1176 in data del 7 novem­bre 1835).
2) V. R. Archivio di Stato in Palermo, Polizia, busta 238, doc. 1179 in data del 25 novem­bre 1835. Per l'attività in Livorno'di Aristide Olivier, fratello di Demostene, quale diffusore di stampe rivoluzionarie cir.: JESSIE WHITB MARIO, Della vita di G. Mazzini, Milano, Sonzogno, 1908, p. 120.
3) GtTÀHJMONE, op. cit.. Voi. 1, p. 105.
*) GUABDXONE, op. cit., voi. I, p. 9.4;