Rassegna storica del Risorgimento

1848 ; MAZZINI GIUSEPPE ; SICILIA
anno <1936>   pagina <1234>
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Concetta Maniscalco
Fabrizi ci mostra quale dovesse essere lo scopo di certi suoi viaggi misteriosi tra Malta e la Sicilia che avevano allarmato la Polizia.*)
Dopo questa importante denunzia, che avrebbe dovuto sventare le trame dei liberali, la Polizia diramò l'ordine di severissime misure di sorveglianza agli Intendenti delle diverse Provincie, ma dietro le risposte di costoro assicuranti il risultato negativo di qualsiasi ricerca a carico delle persone sospette, restò infine sicura di nulla esservi di sussistente intorno a quelle deduzioni.2)
Tuttavia continuava a vigilare attentamente su certi punti della Sicilia, come il Comune di Riposto,3) già prima segnalato come luogo pericoloso di dira­mazione di carte settarie. *)
Da quello che ci risulta dalle delazioni del Partesotti alla Polizia austriaca,5) il Fabrizi avrebbe pure stretto rapporti con Giuseppe Ricciardi, esule allora a Parigi, che gli avrebbe dovuto inviare credenziali per il Regno delle due Sicilie. *)
Certo questa notizia non ci sembra inattendibile date le parole che il Ricciardi, nell'opuscolo Fazione e Martirio dei fratelli Bandiera e Consorti dice a proposito del periodo d'inazione trascorso dal Mazzini prima del 1840, dell'opera svolta dal Fabrizi nel Napoletano e più ancora nella Sicilia e del Comi­tato costituito da lui stesso in quell'epoca a Parigi, ove sedeva anche Michele Amari. Però questo Comitato, per quanto si proponesse di collegare tanti sforzi disordinati e di essere il centro di tutta l'Italia esulante, era composto di elementi poco omogenei e, giacché difettava anche di denaro (ripetendo le parole del Ricciardi), poco o nulla concludeva.
Sempre secondo quello che appare dai rapporti quasi giornalieri fatti nel 1842 dal Partesotti, il Fabrizi, malgrado i rifiuti della Giovine Italia ad addivenire alle sue idee, avrebbe divisato di far scoppiare un moto in Sicilia,
*) B. Archivio di Stato in Palermo, Polista, basta 387, doc 14 (27 maggio 1840).
S) B. Archivio di Stato in Palermo, Polizia, basta 323, doc. 35bis (21 loglio 1842).
3) B. Archivio di Stato in Palermo, Polizia, basta 323, doc. 41 (12 agosto 1842).
*) V. p. 11, nota 4.
s) Pubblicate in Appendice al voi. I del P. 6.1. Attilio Partesotti, che si mostrò per lunghi anni ano dei più fervidi seguaci della Giovane Italia, lasciò morendo la prova irrefragabile del suo tradimento: le sue carte, lui morto, furono consegnate dalla donna sua, inconsapevole, al Lamberti che cosi scopri il patto vergognoso al quale s'era piegato il Partesotti. Il Lamberti stesso dichiara (P. G. , voi. I, p. 344) che, forse per ingraziarsi la Polizia, il Partesotti frammischiava a delle notizie esatte sulla Giovine Italia e sulla Legione Italica delle altre inventate di sana pianta.
) Cfr. P. G. L, Appendice al voL I, p. 283: Bapporto del 16 settembre 1842. Questa notizia data dal Partesotti convalidata dalla Memoria del Fabrizi del 1840 (pubblicata da PALÀ-HBNGBT Ciuspf, bp.. Y.-,),..i -cui-; a proposito.-del-'viaggio del Montanari, di cui parliamo più avanti, è detto che questi, partendo per Napoli, ebbe dal Ricciardi gli indirizzi di Carlo Poerio e di Matteo de Angustiai, colà dimoranti.