Rassegna storica del Risorgimento

1848 ; MAZZINI GIUSEPPE ; SICILIA
anno <1936>   pagina <1235>
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Influssi mazziniani in Sicilia prima del '48 1235
negli Abruzzi, nelle Calabrie ed in Romagna nel marzo del *43, cominciando dalla Sicilia e finendo alla Romagna. Questa però si sarebbe mossa solo quando i suoi sforzi avrebbero potuto essere secondati da alcuni sbarchi pro­venienti dalle Isole Jonie e dalla Sicilia, ove già si sarebbe stabilito il Governo provvisorio: uno ed italiano. ')
A tal'uopo il Fabrizi avrebbe inviato il barone Ciampella a Parigi con lo scopo di indurre Guglielmo Pepe, la cui reputazione in quei paesi garentiva il successo, a tenersi pronto per uno sbarco o in Calabria o negli Abruzzi a capo di mille Corsi.2)
Sempre secondo il Partesotti, queste notizie giunte al Mazzini lo spinge­vano ai primi tentativi di riavvicinamento all'agitatore di Malta.3)
Ma durante questo periodo l'Esule non aveva distolto il pensiero dalla Sicilia e non aveva trascurato nessun elemento che potesse giovare ad allar­gare colà la propaganda- delle sue idee.
Inviava al Lamberti un certo Favara, siciliano, affinchè prima di tor­nare in patria fosse presentato al Giannone a Parigi e fosse mandato poi al Campanella a Marsiglia.4) Da questo siciliano aveva ricevuto rassicurazione che gli affiliati di Sicilia erano già parecchis), e perciò raccomandava al Lam­berti di pensare a rinforzare le fila dell'associazione nel Napoletano.6)
Quindi nel Regno venivano spediti i soliti emissari sotto l'apparenza di viaggiatori di commercio e di mercanti. a) Gli operai, che dall' Inghilterra, dalla Francia, dal Belgio tornavano in patria, servivano benissimo a dissemi­nare i numeri àeWApostolato Popolare. 9)
Sul Lamberti s'incrociavano intanto da Londra e da Malta gli sfoghi dei due amici ed egli con la sua parola prudente e sagace 10) si adoperava a conci­liare il dissidio dovuto a discordanze più apparenti che reali.
Come prova di essere riuscito all'attuazione pratica di una parte del suo programma, il Fabrizi si vantava di esser giunto ad ordinare italianamente la Sicilia e a far giungere i giornali della propaganda in Calabria.u)
i) P. G. L, Appendice al voi. I, p. 286: Bapp. del 22 ottobre 1842.
2) P. G, I., Appendice al voi. I, p. 286: Eapp. del 22 e del 24 ottobre 1842.
3) P. G. I., Appendice al voi. I. p. 287: Bapp. del 30 ottobre 1842.
*) M. E. N., voi. XX, p. 320: leu. del 30 settembre *41; P. G. I., voi. I, p. 107.
s) M. E. N., voi. XX, p. 349: Iett. del 26 ottobre 1841.
fi) Poco o molto, abbiamo ormai in tutte le parti d'Italia, tranne in Napoli e me ne duole assai, tanto più dopo che abbiamo in Sicilia: agguantate quanti napoletani passano (M. E. N. voi. XX, p. 326: lett. del 5 ottobre 1841).
7) B. Archivio di Stato in Palermo, Polizia* busta 288, doc. 37.
8) B. Archivio di Stato in Palermo, Polista, busta 323, doc 41 bis (19 ottobre 1842).
9) B. Archivio di Stato in Palermo, busta 351, doc. 539 (13 agosto 1842). io) p. G. I., voi. I, pp. 109-111.
il) p. G. I., voi. I, p. 152, lett. del Fabrizi del 6 dicembre 1841.