Rassegna storica del Risorgimento
1848 ; MAZZINI GIUSEPPE ; SICILIA
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1936
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Influssi mazziniani in Sicilia prima del *48 1237
Ma il Mazzini dichiarava che un fatto qualsiasi in Sicilia, se isolato, sarebbe stato nullo quanto all'eco e dannoso pei modi che si terrebbero.
Invece, dopo di essere impadroniti dell'Isola d'Elba si sarebbe potuta effettuare di là uno sbarco sulla Riviera Genovese; simultaneamente sarebbero insorti il Centro e la Sicilia ove avrebbe agito solo il Fabrizi.
Questo si sarebbe potuto fare allorché si fosse stati sicuri del Centro;*) il Mazzini raccomandava pure al Fabrizi di non fidarsi troppo dei rapporti che gli avevano fatto i suoi agenti reduci dal Napoletano e dalla Sicilia. *)
Da Bologna scriveva al Fabrizi Ignazio Ribotti, assicurandolo dell'infallibile insurrezione della Romagna e promettendo di inviargli dalla Spagna, ove presto si sarebbe recato, un otto o dieci ufficiali che avrebbero potuto giovare in Sicilia.3)
Il Mazzini avrebbe voluto, per completare il piano d'azione, che trascorresse almeno un anno,4) ma tanto i Comitati generali di Palermo e Napoli, quanto quasi tutti i Comitati di Romagna, temendo, dopo alcuni arresti in Sicilia e Napoli,s) che il ritardo li compromettesse, insistevano per insorgere.
Quindi il Mazzini da Londra, benché riluttante, ed il Fabrizi da Malta stabilivano il moto per l'agosto. *)
Ma l'irresolutezza di alcuni fece sì che solo si muovessero in Romagna alcuni cospiratori, che stanchi degli indugi, sapendosi ricercati dalla Polizia, avvertita già dal Partesotti, assaltarono i Carabinieri Pontifici a Savigno; essi dopo, malgrado si fossero già ingrossate le loro fila, venivano sconfitti dalle truppe del colonnello Cavanna.
Parecchi venivano arrestati, altri fuggivano in Toscana ed in Corsica. Si riorganizzavano nel settembre sotto il comando di Ribotti, ma il nuovo tentativo non riusciva ad altro che a provocare nuovi arresti e condanne capitali.
I 5.
I fatti avevano dimostrato che le previsioni già fatte dal Mazzini non erano errate: il moto preparato per l'agosto del '43 era fallito a causa dell'inazione delle provincie centrali.
i) M. E.N., voi. XXIV, p. 34: lett. del 3 gennaio 1843; p. 198: lett. del 24 luglio 1843.
2) H conte Livio Zambeccari erasi recato a Napoli, riportando la migliore impressione dell'elemento liberale, cospirante colà per un moto che avrebbe dovuto scoppiare simultanea* mente a quello romagnolo (vedi TOMMASO PAAMENGHI CRISTO, op. cit., p. 64 e FRANCESCO LEMMI, Il Popolo Italiano nella Stona della Libertà e della grandezza detta Patria, Milano, Vallardi, 1928,
voi. I, p. 129).
8) PAIAMBWCHI CRISTO, op. cit., p. 57.
4) M.E.N., voi. XXIV, p. 317: lett. del 22 ottobre 1843.
5) p. G. I., Appendice al voi. I, p. 315: Rapp. del Partesotti del 25 luglio '43; P. G. I voi. lì, p- 63: lett. del 24 agosto '43.
tì) p. G. I., voi. I, pp. 315-319.
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