Rassegna storica del Risorgimento
1848 ; MAZZINI GIUSEPPE ; SICILIA
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1936
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1238
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Concetta Manisv.ulc.o
Il Itibotti spiegava l'incertezza della Romagna come causata dal ritardo di Napoli, ') ma destava stupore anche nel Mazzini l'inazione della Sicilia dove si avevano tanti elementi e si erano ricevute delle promesse.2)
A ouesto punto non è inopportuno ricordare come le lunghe trattative che sin dal 1830 i siciliani avevano intavolato con i liberali di Napoli, anche per mezzo del dott. Giovanni Raffaele, portavano come promessa inderogabile la condizione che la Sicilia non sarebbe insorta prima di Napoli.
Questo era il risultato delle esperienze del 1812 e del 1820 che ricordavano ai Siciliani ohe i Napoletani si erano sempre opposti al risorgimento dell'Isola!
Parecchi viaggi effettuò il Raffaele tra Napoli e Palermo e Messina, cercando di fare accettare a quelli che componevano il Comitato di Napoli le condizioni proposte dai Gomitati di Sicilia. Molto aveva stentato, ma finalmente si era stabilito che le due regioni contemporaneamente insorgessero ed abbattessero unite la comune tirannia .s)
E quindi nell'agosto del '43 la Sicilia non si era mossa, quantunque in essa grande fosse il fermento, perchè Napoli non aveva dato segno d'incominciare il movimento.4)
Frattanto verso il settembre del '43 il Fabrizi aveva mandato da Malta in Sicilia, l'ex colonnello polacco Giacomo Antonini, perchè organizzasse le bande necessarie all'insurrezione; *) la presenza di questi in Messina non sfuggiva alle autorità, le quali tuttavia in un primo tempo BÌ erano lasciate trarre in inganno dall'apparenza di ritrattista in cerca di guadagno, che egli si era voluta dare.6)
i) P. G. L, voi. II, p. 118: lett, del 29 settembre 1843.
2) M. E. N., voi. XXIV, p. 263: lett. del 22 settembre 1843.
Lo Zambeccari, andato a Napoli per Conferire con i capi dell'organizzazione liberale, aveva udito dai rappresentanti dell'isola, come persistesse colà, negli animi di molti, il principio di autonomia. Recatosi quindi a Messina era infine felicemente riuscito a convincere i liberali ad insorgere nell'agosto di quello stesso anno ed elevando il vessillo tricolore dell'Italia una. (V. anche GUAIUHONE, op. cit., voi. I, p. 238).
3) G. RAFFAELE, Rivelazioni storiche della Rivoluzione dal 1848 al 1860 Palermo, Amenta, 1883, pp. 38-42.
*) A Napoli la morte del Poerio (agosto '43) aveva disorganizzate le fila della cospirazione.
5) P. G. I., voi. H, p. 85; M. E. N., voi. XXIV, p. 296: lett. dell'll ottobre 1843.
6) GUAJIDIONE, op. cu., voi. I, p. 237. II Guardionc pubblica il documento di polizia che, annunziando l'arresto dell'Antonini, dice che questi aveva in animo di porsi atta testa delle bande che nelle Calabrie e in Sicilia sognava doversi organizzare . II documento dice inoltre che egli, imbarcatosi per Marsiglia, dopo essere: stato alcun tempo in carcere, aveva colà affermato che < netta Sicilia erano tutti gli elementi, fatti per secondare i progetti di libertà e di indipendenza formati dotta Giovine Italia e che, se non fosse stato arrestato, avrebbe colà diretto le mosse detta rivoluzione... di tutta Italia . Il Guardionc crede che questo rapporto sia inesatto e che mostri la poca oculatezza degli agenti del governo.
Dalle note precedenti invece vediamo come la conforma di queste notizie si trovi nel P. G.I. e nelle lettere del Mazzini. L'arresto dell'Antonini, come diremo appresso, fu provocato dal Par-tesotti che il 23 novembre 1843 ne denunziava l'arrivo in Messina alla Polizia austriaca (P. G.I., voLIp.328),c!upoi,fl4 maggio 1844, veniva informata anche dell'arresto (P.G.L,vol.LP-*340).