Rassegna storica del Risorgimento

1848 ; MAZZINI GIUSEPPE ; SICILIA
anno <1936>   pagina <1239>
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Infittasi mazziniani in Sicilia prima nel '48 1239
Il Fabrizi quindi, quasi a scusarsi dei rimproveri mossigli dal Mazzini per 1 fatti di Savigno, annunziava al Lamberti di voler tentare di muovere almeno in Sicilia, da dove riceveva buone notizie. *)
il Lamberti informava di queste intenzioni il Mazzini avvertendolo però che, da quello cbe sapeva dall'Amari e da altri, l'isola si sarebbe mossa a condi­zione di un moto serio nel Regno ,2)
Invece lettere successive annunciavano che in Sicilia avrebbero voluto gettarsi alla montagna per organizzare delle bande in sul unire d'ottobre e che primi di novembre si sarebbero mossi.s)
H Mazzini sperava che se il moto riusciva in Sicilia, si sarebbero mossi qualche provincia napoletana e lo Stato Pontificio, benché fosse d'altra parte sicuro che i Governi erano già svegliati ed informati e che molti altri prepa­rativi non si sarebbero potuti completare per mancanza di denaro.4)
Intanto per il solito motivo il Fabrizi non avrebbe voluto che il movi­mento cominciasse da Palermo 5) e preferiva che Napoli,6) di cui era molto più sicuro, desse l'auspicato inizio alla riscossa. Ma purtroppo da Napoli non veniva niente altro che lettere che rimproveravano i Siciliani del moto fallito nel luglioagosto, senza accennare per nulla ai nuovi progetti. 7) Quindi per quell'anno non vi fu altro che un tentativo d'insurrezione in Calabria, represso subito, ed una compagnia d'un reggimento siciliano che aveva fatto causa comune con i ribelli si era poi sbandata.8)
Cosi il Mazzini proponeva un breve aggiornamento per avere maggiori probabilità di riuscita nell'anno prossimo: il suo progetto era di far sorgere un'iniziativa in Sicilia e nel Centro nello stesso tempo e quindi il Fabrizi avrebbe dovuto provvedere da solo all'organizzazione dell'Isola, mentre egli avrebbe pensato a qualche operazione militare da compiere sull'Italia dall'estero.9)
Si stringevano quindi nuove fila tra Corsica e Parigi, fra Valenza e Marsi­glia, fra Marsiglia e Parigi, fra Parigi ed Algeri.10)
n Le t buone notizie erano state date oltre che dall'Antonini, da Carlo Fabrizi, la cui presenza nell'isola era conosciuta dalla Polizia (R. Archivio di Stato in Palermo, Poltriti, busta 417, doc. 72, 31 ottobre 1843).
2) P. G. I, voi. II, pp. 95-97: lett. del 14 ottobre 1843.
3) P. G. L, voi. II, pp. 109-113: lettere del 21-25 ottobre 1843.
*) M.E.N., voi. XXIV, p. 317: lett. del 22 ottobre 1843 ep. 322: lettera del 27 ottobre 1843.
s) u Palermo è strettamente siciliana ed ha i pregiudizi delle capitali... è dubbiosa e tiene sospeso il resto dell'Isola. Aspettare le capitali, si va a secoli (P. G. I., voi. II, p. 186: let­tera di Nicola Fabrizi del 30 ottobre 1843).
6) M. E. N., voL, XXIV, p. 346.
7) P. G. I., voi. II, p. 129.
8) P. G. L, voi. H, p. 127.
9) M. E. N., voi. XXIV, pp. 350-352 e p. 392.
io) p. G. L, voi. II, pp. 160-178. Ad Algeri fin dal 1840 si trovava il siciliano Antonino Faro, già in relazione a Malta col Fabrizi.