Rassegna storica del Risorgimento

1848 ; MAZZINI GIUSEPPE ; SICILIA
anno <1936>   pagina <1245>
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Influssi mazziniani, in Sicilia prima tìd *4H 1245
compiuta la rivoluzione in virtù dei vecchi ideali ed invano il Mazzini, contro questi vecchi ideali, aveva indirizzato ai Siciliani la famosa lettera del 20 feb­braio 1848.)
La sua opera di tanti anni non era valsa, per allora, a distruggere negli isolani la tendenza all'autonomia, il geloso rispetto per l'unità etnica e poli­tica dell isola, di cui egli aveva temuto sempre il prevalere e a vincere i quali aveva dedicato tutta la sua ardente fedel
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Abbiamo visto come, sin dai primi anni del suo fervido apostolato, il Mazzini si interessò alla sorte di una regione così ricca di nobili tradizioni quale era la Sicilia e come questa occupò il posto dovuto nel suo sogno delT Italia Una.1)
Ma riconosceva in essa quelle invincibili tendenze separatiste ed indipen­denti, frutto del suo lungo isolamento politico e delle tristi esperienze del '12 e del '20.
In questo convincimento è da ricercarsi la causa della sua ripugnanza a fare incominciare dall' Isola la rivolta da tanto tempo preparata ed a volere che un moto in Sicilia fosse almeno contemporaneo a qualche altro, prodottosi in qualche regione, di cui conosceva sicuramente le tendenze.
L'esame dei fatti ci ha mostrato che era piuttosto la parola animatrice del Fabrizi, del patriota mai fiacco, sempre pronto a sperare nella forza di ribellione dei siciliani, quella che spingeva il Mazzini ad un'azione nell'Isola, nonostante le continue delusioni date da uomini e da avvenimenti.
Il Fabrizi, non ignaro delle reali condizioni ed aspirazioni del paese, riuscì a fare accettare alla maggioranza dei Siciliani il principio di naziona­lità, per quanto sotto la forma federativa. 3)
Infatti solo una parte degli ingegni più eletti accettò senza riserve le pre­giudiziali unitarie e repubblicane della Giovine Italia; gli ardimenti di pen­siero di essa non potevano riuscire ad interessare tutta la popolazione, dato lo stato d'ignoranza e di poca coscienza politica a cui il mal governo l'aveva costretta. D'altra parte l'esistenza del forte partito degli Indipendenti ostacolò l'azione e pose ogni difficoltà alla riuscita di tanti progetti del Mazzini e del Fabrizi.
J) MAZZINI", Scrìtti editi e inediti. Edizione diretta dall'Autore, Milano, Duelli, pp. 169-173.
2) Il Mazzini anzi aveva dotto che nel futuro assetto da dare all'Italia, si sarebbe dovuto tenere conto della fiaonomia particolare della Sicilia e della Sardegna, dando ad esse un'ammi­nistrazione speciale. (Nell'Opuscolo JfaJy, Austria and the Pope, London, 1845, pnbbl. inM. E, N., voi. XXXI, p, 418). -
3} MntoNE S., op. di., ecc., p. 30.
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