Rassegna storica del Risorgimento

BERSAGLIERI ; 1848-1849 ; PIETRAMELLARA (BATTAGLIONE) ; GUERRA
anno <1936>   pagina <1259>
immagine non disponibile

TI Battaglione bersaglieri Pietramellara Ì2S9
da ignota mano baiocchi 50 per giorno con patto che continuassero a perseguitare i Ber* Bagliori finche fossero rimasti in Ferrara. Questa sola circostanza può rendere avvertite le Au­torità o la Civica dell'onore che loro ridonda dui l'avere prestato man forte alia indegna per­secuzione di un corpo di truppe regolari dello Stato che non si era in precedenza macchiato d alcun grave torto contro l'intera città di Ferrara e che aveva anzi nella sera del 21 no­vembre quando il popolo fingeva di fraternizzare colle truppe, ricevuto il bugiardo bacio di quei perfidi che forse già stavano macchinando il vii tradimento.
Il corpo dei Bersaglieri di Mcllara se ne va a Venezia. Colà se alcun fatto glorioso per le armi italiane potrà essergli ascritto, spera che la città di Ferrara saprà fare una tarda am­menda della gravissima ingiuria, perla vergogna di avere cosi iniquamente trattata quella gio­ventù, che sola ha saputo dare il nobile, esempio di consacrarsi olla patria, assoldandosi in occasione della guerra dell'indipendenza italiana e di essere sempre volonterosa accorsa nei luoghi del pericolo, degna di trovare dappertutto quella ospitalità ed accoglimento che i Fer­raresi non hanno saputo finora prodigare cordialmente che ai nemici d'Italia.
8* Ad Argenta. - La partenza del battaglione da Ferrara avvenne con tutta circospezione per evitare incidenti e dimostrazioni ostili da parte dei popolani e della Civica, nelle prime ore del mattino del lo dicembre. I mi­liti del Pietramellara sostarono ad Argenta in attesa dell'ordine di imbar­carsi a Ravenna per raggiungere Venezia. Erano irritati e scoraggiati. Una avversa ed ostile opinione gravava su loro e tutti li condannava, buoni o tristi che fossero. Se il Ministero aveva tardato fino allora il pieno ricono­scimento del battaglione fra le truppe regolari dello Stato, tale riconoscimento non poteva avvenire in seguito, dopo i fatti narrati e perdurando le diser­zioni. II ProLegato di Ferrara li aveva dipinti a neri colori al Ministro Campello, che, in risposta alle lagnanze ricevute, ebbe a scrivere: Il Batta­glione Bersaglieri fu formato dei più perversi popolani di Bologna, a dispetto di tutti i reclami in allora fatti dall'Intendente generale, quindi non potranno avvenire che le tristi conseguenze, delle quali a ragione Ella si duole. *)
Ma il Pietramellara, se da un lato, coadiuvato specialmente dal Pilla, si adoperava a restaurare la turbata disciplina, a incuorare i buoni e a fre­nare i violenti, non volle lasciare indifeso il nome del battaglione di fronte ai superiori, e dei disordini accaduti in Ferrara fece un esame e diede una versione accurata e plausibile, collocando i luttuosi episodi nel loro giusto ambiente polìtico e morale. Ecco il testo del rapporto da lui inviato al ge­nerale Latour comandante della 3a Divisione; esso è un documento vivo, interessantissimo, che squarcia molti veli e mostra luci e ombre del volon­tariato quarantottesco. 31
1) REGIA. PREFETTURA ni FERRARA, Archivio di Legazione, 1848. Titolo Militare. Troppe dello Stato. Posizione n. 1296S. Lettera di Campello a Iiovatclli del 26 dicembre 1848.
3) REGIO ARCHIVIO PI STATO ni ROMA, 1848-49, Battaglione Bersaglieri. Busta 88, fasci­colo 26, Carteggi. Minuta autografa del Pietramellara.