Rassegna storica del Risorgimento

anno <1936>   pagina <1294>
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1294 Vita thlVIstìtulo
Borisse da Santi cinque giorni prima di cadere in battaglia, e una lettera d'un superstite nella quale si parla della sua morte gloriosa. Il prof. Morselli parla quindi del modenese Angusto Salini beni, costretto ad assistere in catene, prigioniero di ras Alala, alla strage degli Italiani e accenna pure alla narrazione che egli stesso fece, in un diario, di quelle ore tenibili. Un bello e noto quadro, rappresentante la battaglia, fu dipinto da un modenese: Augnato Volli, già appassionato e pra­tico dell'ambiente africano, ma anche guidato dalla precisa descrizione del suo concittadino.
Accennate quindi le varie ripercussioni che la notizia della tragedia africana ebbe nella nostra città, l'aratore ricorda la Scuola Militare, da cui erano usciti ben 18 dei 22 ufficiali caduti a Dogali, e rievoca con parola commossa la storia di Umberto Omar, l'africanetto che offerse il suo aiuto a De Cristoforis nel giorno della battaglia ed era destinato a morire nella Scuola Mili­tare di Modena alla vigilia di divenire ufficiale. Chiude raffrontando i tempi lontani della primo battaglia coloniale italiana col clima della grandiosa vittoria recente in cui viviamo.
Dopo la comunicazione del Segretario, attentamente seguita dall'uditorio, s'alza a parlare il preside prof. Tommaso SorbéDi, il quale si riallaccia all'argomento ricordando alcuni esempi di celebrazione dello spirito coloniale e delle nostre imprese africane nella poesia latina contem­poranea. Accenna così, con sobrietà ed efficacia, ai carmi di alcuni neoumanisti che cantarono la prima nostra campagna d'Africa e si trattiene opportunamente sui versi ispirati allo Ziccardi dalla battaglia di Dogali. Nota poi, come per contrapposto, poeti, quali il Pascoli e il Rosati, che condannarono i ben diversi sistemi di colonizzazione inglese e la fredda ferocia da cui furono oppressi gli infelici Boeri. Anche l'impresa libica ebbe i suoi celebratoli nella lingua di Roma; e tra questi il prof, Sorbelli pone in giusto rilievo il modenese Casoli, che esaltò l'audacia del Millo.
Con questa dotta esposizione d'una materia in cui il patriottismo si fonde con le più nobili forme dell'arte, l'assemblea termina il suo lavoro. Il presidente ringrazia gli oratori e, dopo aver raccomandato la partecipazione al prossimo congresso di Venezia, toglie la seduta.
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PADOVA. Il prof. Giuseppe Solitro, membro della Consulta locale, ha preparato una monografia su Ippolito Nievo, che, stampata a cura della R. Università, verrà presentata al Con­gresso di Venezia. Il prof. Attilio Simioni, vice presidente, per incarico del prof. C. Anti, Rettore della R. Università e presidente del Comitato, ha raccolto il materiale per uno studio sulla par­tecipazione degli studenti universitari padovani ai moti ed alla guerra del 1848-49. Il professore Simioni, il quale prepara anche una monografia su Pier Fortunato Calvi, ha tenuto quest'anno un corso pareggiato di Storia del Risorgimento sul tema Dal Congresso di Vienna alla Giovane Italia . In collaborazione con l'Istituto fascista di Cultura sono state tenute le seguenti con­ferenze: Anita Italia Garibaldi, Garibaldi nell'America latina (1845-48) ; Arrigo Pozzi, Il Duca della Terza brinata .
Attiva è la propaganda specialmente tra gli Istituti medi e gli studenti universitari.
Uno dei nostri soci, lo studente Ruggero Cimberlc, volontario in Africa Orientale, appar­tenente al Battaglione Curtatone e Montanaro è caduto in Somalia il 5 giugno di quest'anno. A ricordo di Lui diamo qui i dati della sua breve e generosa esistenza.
Ruggero Cimbcrle nacque in Bassano del Grappa il giorno 3 aprile 1915 dal dott. Ugo, medico, e da Maria Bonetti.
Si iscrisse all'Università di Padova alla Facoltà di Medicina nell'anno accademico 1933-34, dimostrando passione e profitto negli studi che aveva intrapreso.
Appena avuta notizia del prossimo inizio dello compagno in A. 0. aveva inoltrato tra i primi la domanda di arruolamento volontario ed aveva atteso in silenzio per lunghi mesi la chia­mata alle ormi.
Aveva ottenuto finalmente il privilegio desiderato: l'arruolamento nel Battaglione Univer­sitario Cintatone e Montanara, Divisione,.T.eeMv;
Lo abbiamo visto partire pienamente soddisfatto e colino di gioia. Aveva appena 21 anni; sotto il suo sorriso aperto di fanciullo il piccolo goliardo nascondeva una volontà ferrea, un'anima fiero e generosa, una coscienza profonda dei propri doveri.