Rassegna storica del Risorgimento
1860 ; DIPLOMAZIA ; ROMA ; SPAGNA
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1937
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14
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Gino Bandini
Lo scopo voluto dal Governo di Roma fu pienamente raggiunto e si riuscì a farla pubblicare a Parigi dall' Univers del Veuijlot lo stesso giorno che fu nota al Governo dell' Imperatore, il quale, messo nella impossibilità di impedire la pubblicazione, non ebbe altro conforto che quello della rappresaglia contro il giornale che, come è risaputo, venne soppresso.
L'intransigenza di Roma, che faceva, definitivamente, andare a monte il Congresso, non era senza effetto a Parigi. Basti ricordare la lettera scritta il 27 gennaio dall' Imperatore Napoleone a Re Vittorio e nella quale tra i provvedimenti da prendere per pacificare l'Italia senza il Congresso indicava quello di renoncer hardiment et franchement à tout nouvel empie' tement sur les Ètats voisins , il che era ribadito esplicitamente quattro giorni dopo in un'altra lettera a Re Vittorio dal Principe Napoleone che, movendo appunto all'Augusto suocero di agire troppo da solo lo ammoniva esplicitamente: non bisogna pensare quest'anno a fare appello atta forza .2)
La stessa intransigenza ispirava il 14 febbraio la nota risposta di Pio IX alla lettera di Re Vittorio scritta il 6 febbraio e inviata a Roma per mezzo di monsignor Stellardi. H nostro Re, adattandosi all'idea napoleonica del Vicariato sulle Romagne, accennava che vi sarebbe modo di stabilire non solo nelle Romagne, ma altresì nétte Marche e neW Umbria tale uno stato di cose che, serbato alla Chiesa Volto suo dominio, ed assicurato al Supremo Pontefice un posto glorioso a capo del-Vitaliana nazione, farebbe partecipare i popoli di quelle Provincie dei benefizi che un Regno forte ed altamente nazionale assicura atta massima parte dell9Italia Centrale .
Non occorre qui riferire testualmente la dura e violenta risposta del Pontefice, *> tante volte ripubblicata, nella quale
*) Vedi le duo Ietterò nella Silloge BULLE A, ai numeri CXCIII e CXCFV.
2) Il COCNETTI, eù.t II, p. 312 dice che la lettera fu la risposta a del debole che, certo di non poter resistere a forza maggiore, sino agli ultimi momenti non smette la propria energica difesa dei suoi diritti .