Rassegna storica del Risorgimento
1860 ; DIPLOMAZIA ; ROMA ; SPAGNA
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1937
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Gino Bandoli
elogiativi della lealtà, del valore e della intelligenza dei Capi spagnuoli.
Desidero attenermi fedelmente all'ordine del colloquio e ricordo che, dopo queste parole, Sua Santità prosegui il discorso dicendomi che per ora, si effettuasse o no il Congresso, il suo proposito principale era quello di formare un esercito quanto più numeroso possibile destinando a ciò le entrate dei suoi Stati e aggiungendovi con ogni mezzo altro denaro per il suo mantenimento e per pagarlo largamente: tale esercito sarebbe organizzato con contingenti di tutte le Nazioni Cattoliche e con alla testa un valente generale. Conversando su questa sua idea fini per esprimermi in un modo delicato e scherzoso la propria predilezione per la Spagna senza svalutare direttamente le altee Nazioni. Per esempio mi disse avrò mille napoletani, altrettanti austriaci e portoghesi, tremila spagnuoli, cinquecento francesi. Io approvai l'idea con convinzione, poiché sebbene la mia modesta opinione non possa avere valore la credo, in coscienza, la più accettabile, la unica salutare e capace, perfino, di avere influenza nella modificazione del sistema di amministrazione e di governo interno di questi Stati die, a dire il vero, è lungi dall'esser buono e anche soltanto tollerabile nelle condizioni presenti del mondo civile e politico.
Sua Santità proseguì dichiarandomi che nulla attendeva dagli uomini, dacché i Re si uniscono per disporre del destino dei popoli, le questioni sono decise per mezzo della guerra, e continuano le cose a restare in questa situazione incerta; giuoco rischioso di falsità e di inganni reciproci; litigio indefinito ed assurdo; tutto, invece, sperava da Dio, prototipo di giustizia e di diritto; la Provvidenza di lui determinerebbe l'occasione per la quale le Legazioni tornassero al Patrimonio di San Pietro. Quando tale occasione si presentasse era suo dovere e sua irremovibile volontà di recuperare le Romagne, senza escludere l'uso della forza *) quando non lo potesse conseguire con mezzi pacifici. Per questo aggiunse desidero organizzare un esercito valido [bri/fante], quando anche sia poco numeroso, un esercito ben pagato e ben disciplinato di cattolici sinceri, con un illustre Generale alla testa, e spendendo per esso molto denaro. Un tale esercito farà prevalere
1) Invece nel maggio successivo il cardinale Antonclli, interpellato se il Governo pontificio pensasse ad un attacco in Toscana o in Romagna, risponderà in modo reciso: Certamente no, il Papa non ha intenzioni aggressive; se le avesse gli mancherebbero le armi per attuarle . Vedi lettera 11 maggio di Odo Russell a Lord Russell in Libro Bianco inglese, VII, p. 17-18.