Rassegna storica del Risorgimento

1860 ; DIPLOMAZIA ; ROMA ; SPAGNA
anno <1937>   pagina <21>
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Roma nel 1860
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ogni valore , Poi, nel dispaccio 11 del 25 gennaio, ampliava l'informazione dicendo:
Ho motivo di ritenere che il resultato di questa manifestazione sia spiaciuto al Governo Pontificio ed abbia assai turbato l'animo del Pontefice: lo si deve esclusivamente ai ferventi partigiani ed a persone compromesse nella situazione presente. Non fu sollecitato dal Governo, sebbene tollerato da esso mentre avrebbe fatto meglio ad evitarne la effettuazione valendosi dei mezzi indiretti e riservati di cui dispone. Gli autori di questa disgraziata iniziativa poterono raccogliere appena 134 firme fra le 1500 persone circa che costituiscono l'alta e media nobiltà ed il patriziato romano: e delle 134 molte strappate per sor­presa e non poche per compromesso o per timore, o facendo apparire la iniziativa come una questione di religione e di coscienza: i resultati sono stati pari alla infelicità dell'idea e dei mezzi impiegati: della sola classe più elevata della nobiltà romana si sono rifiutati di firmare: i Principi Piombino Boncompagni, Piombino padre, Doria, Massimo Rignano, i due Rospigliosi, Fiano, Gabrielli, Caetani (Don Michele), Torlonia (Don Marino) e Torlonia (duca Alessandro). Nondimeno si sarebbe potuto attenuare il cattivo effetto di questa dimostrazione e il pernicioso influsso morale che ha avuto sulla pubblica opinione se se ne fosse omessa la pubblicazione sulla stampa: ma si è invece compiuto questo ultimo gravissimo errore e la responsabilità ne spetta intera­mente al Governo Pontificio, compiacente fino alla debolezza coi cor­tigiani artefici del fatto; la soppressione delle firme nel giornale ufficiale ha rivelato a tutti ciò che sarebbe stato sommamente necessario di nascondere.
Né l'Incaricato di affari mancava di segnalare e di commentare anche i segni dell'animo popolare. La notte del 23 gennaio telegrafava a Madrid:
Iersera ') in Piazza Colonna al muoversi della ritirata *) numerosi gruppi hanno gridato evviva all'indipendenza, all'Italia, all'Impe­ratore ed al Re di Sardegna, mescolando agli evviva grida sediziose
l) Mi pare evidente che questa dimostrazione del 22 gennaio debba mettersi in rapporto con l'annuncio giunto appena a Roma della costituzione del Ministero
Cavour a Torino.
*) La musica della guarnigione francese sonava in Piazza Colonna la ritirata e poi si avviava verso il quartiere accompagnata da numerosi soldati e popolani.