Rassegna storica del Risorgimento
1860 ; DIPLOMAZIA ; ROMA ; SPAGNA
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1937
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Roma nel 1860
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risponde alla mia coscienza su ciò che vedo e constato. I mezzi dei quali dispongo per valutare e sviscerare gli avvenimenti sono efficaci e sicuri e reputo di essere nel vero quando comunico a V. E. il mio modesto parere sui moventi dai quali sono prodotti. Credo che in nessuna città cattolica esista minore venerazione per il Pontificato che in Roma; credo che in nessuna altra città si concentrino altrettanti elementi rivoluzionari, i quali anelano a scuotere il giogo imposto, a loro avviso, dal sistema civile del presente governo, elementi che impediti, in parte e tardivamente, nella loro azione materiale dalla guarnigione francese, trovano nella immensa maggioranza degli ufficiali e sottufficiali di quella stessa guarnigione favore ed applauso per la loro propaganda teorica tra le masse popolari; credo, infine, che se la città fosse abbandonata dai francesi questo Governo non potrebbe restare in piedi quindici giorni senza precipitare clamorosamente, quale che fosse il numero delle truppe pontificie composte di soldati stranieri che sono la feccia di tutti i mercenari d'Europa. E poiché la permanenza qui di una guarnigione francese od austriaca non può durare perpetuamente, e poiché gli elementi che mirano alla distruzione di quel che esiste, almeno nell'ordine politico, non solo permangono ma, anzi, crescono di giorno in giorno per la inesorabile logica del tempo in cui viviamo, per le influenze che li appoggiano, per la pressione delle circostanze locali, per la inflessibilità dei principi di questo Governo e per lo spaventoso aumento della miseria pubblica che con la separazione delle Romagne cresce a dismisura, cosi nessun altro Governo di Europa può trovarsi in condizione più critica e più disperata di quella del Governo di questi Stati.
Pochi giorni dopo, nel dispacci del 31 gennaio (n. 15), Bios tornava sull'argomento per episodi consimili:
In questa Capitale egli scriveva i malcontenti trovano ogni giorno una forma nuova per manifestare la loro antipatia al Governo esistente. Quando le dimostrazioni rumorose riescono sgradite, più per la loro importunità che per la intenzione e gli effetti loro, al Capo delle Forze Francesi, si trasformano in dimostrazioni silenziose senza che si avverta altro rumore che quello dei passi del corteo di folle di popolo che accompagnano la Ritirata dalla Piazza Colonna al Castello percorrendo le vie principali della città.