Rassegna storica del Risorgimento

1860 ; DIPLOMAZIA ; ROMA ; SPAGNA
anno <1937>   pagina <31>
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Roma nei 1860
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mani. Non chiedo - prosegui se non la forza morale della quale Monarchi che si chiamano cattolici mi stanno ora spogliando. Se è certo che or non è molto tempo ebbi l'idea di rivolgermi alla Spagna chie­dendo soldati che venissero a difendere i miei diritti, non ho potuto a meno di darmi conto che ciò creerebbe al suo Governo imbarazzi [compromisos] che io debbo fare e farò il possibile di evitare. Ora, ripeto, la unica cosa che io desidero è che mi si aiuti moralmente e nulla potrebbe meglio conseguire questo scopo che una manifestazione di simpatia fatta in Spagna quando si riceverà la mia protesta contro la violazione testé compiuta dei miei diritti .
Nel pronunciare tali parole, Sua Santità non tralasciò di mostrare un vivo eccitamento e nell'alzarsì dalla poltrona nella quale era rimasto seduto da quando ci aveva ammesso alla sua presenza, passò in una stanza vicina e prendendo da quella un giornale, Legga mi disse in corretto spagnuolo questo articolo del giornale francese La Patrie, giunto oggi, e mi dica Lei se posso aver dubbi circa le intenzioni dell'Imperatore, quando in un Paese nel quale la stampa non gode altra libertà che quella che il Sovrano vuole concederle, si permette di parlare di me in siffatti termini . Per desiderio di Sua Santità lessi a voce alta tale articolo, in cui stabilendosi un confronto tra la condotta del Santo Padre e quella del Re di Sardegna veniva elogiata la buona disposizione che quest'ultimo mostrava per por termine alla critica situazione dell'Italia e veniva biasimata la resistenza di Sua Santità a fare alcune concessioni. A più riprese venni interrotto durante la mia lettura dalle amare lagnanze del Santo Padre, il quale nel sentir leggere la conclusione dell'articolo in cui si faceva uno sperticato elogio delle sue virtù, proruppe con accento molto vibrato: Questa è una ipocrisia e so da molto tempo che questa è l'arma che si usa con me .*)
E non meno esplicito fu nel parlare della intenzione che sembra abbia espressa l'Imperatore Napoleone di ritirare la guarnigione francese da Roma e di ottenere dal Re delle Due Sicilie che invii qui i suoi soldati. Sua Santità mi fece comprendere che quel Sovrano non aveva voluto consentire alla proposta del Monarca francese la quale egli, il Pontefice, per parte sua, era ben lungi dal credere sincera; però nel caso che si traducesse in atto-tale progetto era sicuro che la entrata
l) Tale concitazione appassionata del vecchio Pontefice ce lo fa apparile sotto tratti ben piti naturali ed umani di quelli che appaiono da certi profili convenzionali dì apologisti come il Dollinger che dice: a nessuna ruga d'asprezza rigò quella faccia che era specchio tersissirno dell'animo suo . (Kirche itnd Kirchen, Mtìnchen, 1861 p. 626).