Rassegna storica del Risorgimento

1860 ; DIPLOMAZIA ; ROMA ; SPAGNA
anno <1937>   pagina <32>
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Gin Bandirti
delle truppe napoletane non produrrebbe nel popolo di Roma la migliore impressione. Ad ogni modo, quale che sia il cammino che prendano gli avvenimenti, Sua Santità mostra di essere fermamente deciso a non fare alcuna concessione che sia a discapito della sua sovranità tanto spirituale quanto temporale. Su questo punto ci disse: Anche se volessi non potrei cedere quello che non è patrimonio mio ma della Santa Sede. Perderò ciò che mi portino via poiché non ho forze per difenderlo, e se sarà necessario soccomberò, ma soccomberò con onore .
Ho cercato di trasmettere a V. E. con la maggiore possibile esat­tezza le parole di Sua Santità in questa interessante udienza che terminò con la apostolica benedizione che il Santo Padre incaricò in modo specialissimo Don Francisco de los Bios y Rosas che fra poco tornerà in codesta Capitale di recare in suo eccelso nome a S. M. la Regina nostra Signora ed a S. M. il Re.
Anche questo esplicito parlare dì Pio IX, proprio alla vigilia della pubblicazione della Scomunica, sta a dimostrare che essa rispondeva pienamente alla sua volontà ed a quello che egli reputava imprescindibile suo dovere a tutela del retaggio ricevuto da Chi l'aveva preceduto nell'alto seggio.
La Scomunica maggiore Cum Cattolica Ecclesia fu infatti pubblicata il 29 marzo,2) e, come telegrafò subito al suo Governo il Sandoval, affissa in quel giorno nei cinque punti di questa Capitale destinati a tale scopo secondo un'antica consuetudine .
Sono interessanti le notizie che nel dispaccio n. 42 del 31 marzo il Sandoval ci fornisce circa le modalità della pub­blicazione della Scomunica e la connessione della affrettata
i) Il BALAN, cit. (II, pp. 295, 296, 299) respinge infatti, come insinuazione dovuta alla meschinità, ignoranza e malvagità dei nemici della chiesa, che la Enciclica 26 marzo fosse una ispirazione dei gesuiti e delle violenze ultramontane , vedendo in essa soltanto l'animo fermissimo e grande del Pontefice.
2) Cosi attesta la postilla del Maestro dei Cursori che certifica di avere affisso e pubblicato la Scomunica alle porte dello Basiliche Laterancnse e Vaticana, della Cancelleria apostolica, della Gran Curia Innocenziana ed in Campo de' Fiori. Vedi il testo e la traduzione del Breve di Scomunica in Civiltà Cattolica, serie IV, voL VI, del 2 aprile 1860.