Rassegna storica del Risorgimento
1860 ; DIPLOMAZIA ; ROMA ; SPAGNA
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1937
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Ruma nel 1860
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sua diffusione con l'arrivo a Roma dell'inviato di Re Vittorio e del Governo di Torino.l)
Essendone stato informato [della affissione della Scomunica] nelle prime ore del mattino mi recai nella maggior parte dei detti cinque punti ed ebbi occasione di osservare che era scarso il numero delle persone che fissavano la loro attenzione sulle lettere apostoliche, le quali può dirsi che siano state accolte qui con quella indifferenza che è caratteristica nella popolazione romana.
Non fu messo in circolazione alcun esemplare della Bolla il giorno che venne pubblicata: e mi consta che finora non hanno potuto averlo taluni miei colleghi che si sono rivolti a tale scopo perfino alla Prima Segreteria di Stato. Per quanto finora io non abbia ricevuto nessuna comunicazione ufficiale a tale rispetto, pure ho inteso che il Cardinale Antonella non tralascerà di inviare copia della Bolla ai Rappresentanti esteri.
R ritardo nella distribuzione delle copie della Bolla dipende, secondo quanto mi ha détto persona degna di fede, dal fatto che si ordinò precipitosamente di affiggerla nei pubblici albi prima del giorno stabilito e quando se ne erano tirate soltanto le copie che al Governo occorrevano per suo uso speciale. Tale precipitazione fu cagionata dall'arrivo a Roma il 27 di un emissario piemontese il Signor Roussy de Salles, Consigliere della Legazione Sarda a Parigi, latore di una lettera del suo Sovrano per il Santo Padre, della quale Sua Santità si rifiutava di prendere visione prima di aver diramato le lettere apostoliche. Mi risulta che tale inviato è stato ricevuto dal Cardinale Antonelli, al quale ha rimesso la lettera del Re Vittorio Emanuele e un'altra del Conte Cavour per il Cardinale stesso, ma Sua Santità ha rifiutato
decisamente di riceverlo.
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Frattanto il proposito energicamente enunciato dal Papa nella udienza del 7 febbraio al Rappresentante della Spagna di apprestare un esercito sotto il comando di un generale
i) Le note lettere in data 20 marzo di Re Vittorio al Pontefice e di Cavour al cardinale Antonelli e le due risposte in data 2 aprile, pubblicate dalla Perseveranza del 16 aprile, riprodotte anche nel Libro Bianco inglese, VI, pp, 146,148,167, furono poi molte volte ripubblicate ad esempio, anche nelle Memorie per la Storia dei nostri tempii Torino, 1864, a J>agg. 96 e segg. della Parte IV. Il Barone de Roussy era indirizzato da Cavour al Gramont con lettera del 21 marzo. (Vedi C. Q. /?., n. 6). Il Roussy riferiva il colloquio avuto col cardinale Antonelli nella lettera dei 29 marzo (C. Q. K., n. 9).
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