Rassegna storica del Risorgimento
1860 ; DIPLOMAZIA ; ROMA ; SPAGNA
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1937
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Gina Bandita
di giorno in giorno più evidente, perchè dobbiamo disperare di esercitare sulla Santa Sede la influenza legittima alla quale possiamo pretèndere fino a quando i nostri soldati in Roma faranno la guardia a Roma al Papa ed al Sacro Collegio. La presenza della guarnigione francese crea intorno al Vaticano un eccesso di sicurezza che paralizza ogni azione politica o diplomatica. Se, al contrario, Roma fosse presidiata da truppe pontificie, il che è effettuabile fin da oggi, il pericolo non sarebbe maggiore, ma la sicurezza e la fiducia dei prelati sarebbe molto minore e voi li vedreste ben più maneggevoli e ben più docili a.1'
Orbene, nella già citata lettera del 3 aprile, il Gramont, dopo una serie di interrogativi su quelli che potevano essere i moventi del Lamoricière, scrive: Ciò che mi colpisce è che egli giunge assai a proposito, di propria volontà, e senza impegnare il Governo Imperiale se non con un permesso tardivamente richiesto, ad esercitare le ingrate funzioni di organizzatore di un esercito pontificio, e tale circostanza favorisce enormemente i nostri progetti di evacuazione .
È chiaro che il Gramont era convinto che la nomina del Lamoricière servisse poderosamente a quel ritiro delle truppe francesi che pochi giorni prima egli aveva definito necessario ed urgente . Non è dunque ipotesi temeraria che egli abbia voluto rendere possibile quella nomina, che reputava utile ai suoi fini, dichiarando a Roma che il suo Governo non vi si opponeva, mentre abbia trovato conveniente di far credere a Parigi che la nomina era avvenuta senza alcun beneplacito francese sia per coprire la propria responsabilità per una dichiarazione non autorizzata, sia per dare nuova esca al malumore del Governo di Parigi cosi da sollecitarne la desiderata decisione del ritiro delle truppe.
*) THOUVENEL, C** pp. 95-96.