Rassegna storica del Risorgimento
1860 ; DIPLOMAZIA ; ROMA ; SPAGNA
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1937
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42
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42 Gino Bandirli
quale delinea un colorito profilo, e il Lamoricière potessero procedere in quell'accordo che non poteva, invece, esistere fra il cardinale Segretario di Stato e il generale.
Sotto questo punto di vista prosegue il Sandoval si spiega facilmente la posizione che ora occupa Mons. de Merode, unito al Generale in Capo da stretti vincoli di parentela, da amicizia e da antico cameratismo, poiché ambedue servirono insieme nell'esercito francese d'Africa e il Monsignore, per quanto abbia già da alcuni anni scambiato la spada col Crocifisso, conserva la impetuosità di carattere che è propria del soldato e si crede potrà dare impulso alla organizzazione dell'esercito affidato al Lamoricière. Forse Mons. de Merode potrà in ciò prestare a Sua Santità buoni servigi, a meno che non si spinga oltre il limite consigliato dalla prudenza, qualità che, secondo quanto generalmente mi affermano, non è quella che più lo distingue, poiché sebbene appaia dotato di viva immaginazione e di una attività quasi febbrile, non si crede che sia fornito di quel tatto che in un uomo di Stato è tanto necessario sempre e ancor molto di più nella difficile situazione in cui si trova questo Paese. D'altra parte un carattere come quello del nuovo Ministro della Guerra contrasta fortemente con quello del Cardinale Antonelli: le sue idee, almeno quelle che apertamente esponeva prima di salire al Governo e che, più di una volta, giunsero all'orecchio di Sua [Eminenza, non sono conformi alla direttiva politica che qui viene seguita. Non desterà, quindi, sorpresa che, prima o poi, sorga un conflitto fra i due Ministri e su tale previsione si fondano le voci corse in questi ultimi giorni che il Cardinale Segretario di Stato abbia in animo di dimettersi dal suo tanto importante Ufficio. Questa ipotesi mi pare alquanto prematura, sebbene non escluda la possibilità che divenga realtà.
Per giustificare questa opinione che si potesse giungere alle dimissioni del cardinale Antonelli, l'Incaricato spagnuolo aggiungeva:
H Cardinale ha molti nemici: anche le persone imparziali le quali ne riconoscono l'elevato merito lo criticano aspramente, più che per la tenacità con la quale difende le proprie idee di governo rendendo impossibile ogni transazione con qualsiasi progetto di riforme amministrative, per la protezione spinta che concede ad alcuni e determinati individui principalmente della sua famiglia. Del fatto che fra essi vi