Rassegna storica del Risorgimento
1860 ; DIPLOMAZIA ; ROMA ; SPAGNA
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1937
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Gino Bandirli
inevitabile e i pericoli dell'attuale Monarca imminenti. *) La crisi nella quale si trovano alcune Potenze in Europa e specialmente in Italia è tremenda; i pericoli che circondano il Governo Pontificio sono immediati e la soluzione di cosi ardua complicazione oltremodo oscura e remota.
La partenza di Rosalino Pilo il 26 marzo, la insurrezione della Gancia il 4 aprile e cruel che ne era derivato fino alla partenza di Garibaldi da Quarto avevano dimostrato ad esuberanza la fondatezza delle inquietudini romane per quel che poteva avvenire nel Mezzogiorno e delle previsioni del Rios.
I pruni contraccolpi diretti che ne risentirono gli Stati pontifici furono la sospensione del ritiro delle truppe francesi e la incursione del manipolo comandato dal maggiore Zam-bianchi che Garibaldi aveva sbarcato a Talamone 1' 8 maggio.
Al totale ritiro delle truppe francesi proposto formalmente dal Duca di Gramont il 24 aprile2* l'Imperatore Napoleone aveva dato la sua approvazione il 1 maggio, esprimendo, anzi, la volontà che si agisse senza ritardo e che tutto fosse terminato nei primi giorni di luglio . Il 7 maggio il Gramont aveva comunicato le domande del Papa circa le modalità per effettuare la evacuazione: partenza immediata del battaglione di cacciatori; partenza di un reggimento il 15 giugno; concentramento delle altre truppe a Civitavecchia nel mese di luglio; partenza generale per la Francia durante il mese di agosto, in modo che tutto fosse terminato per il 1 settembre. L'8 maggio l'Imperatore aveva aderito a queste domande per i primi tre punti; ma (in quel giorno gli era già pervenuta la prima notizia della partenza da Quarto) si era voluto riserbare la libertà, quando le truppe fossero riunite a Civitavecchia,
X) Si osservi quanto, anche su questo punto, 1*Incaricato di Spagna avesse della. Àtaazione politica una visione più esatta e più acuta di quella dell'Ambasciatole di Francia. Questi, più di un mese dopo, il 24 aprile, scrìveva: a Da ora al mese di settembre... possiamo essere quasi certi che nessun avvenimento imprevisto intralcerebbe le nostre operazioni, a meno che non scoppiasse qualche rivoluzione a Napoli, il che non è probabile . THOUVENEL, eit., I, p. 137.
2) Su questo punto vedi in THOTJVBNM., or., la corrispondenza tra l'Ambasciatore e >1 Ministro da p. 134 a p. 154 del voi. I.