Rassegna storica del Risorgimento
1860 ; DIPLOMAZIA ; ROMA ; SPAGNA
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1937
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Roma net 1860
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così anche i commenti verbali del cardinale al Antonelli fatto deplorato:
Sua Eminenza nel riferirmi questo fatto biasimò vivamente la condotta del Governo Piemontese che permette, se pure addirittura non li incoraggia, i piani che nei suoi Stati trama il partito rivoluzionario italiano, rimanendo tranquillo spettatore della spedizione di Garibaldi contro la Sicilia, decisa, non v'è da dubitare, iii continuazione con l'ultimo tentativo effettuato contro gli Stati di Sua Santità. Non comprende il Cardinale (e non è facile comprenderlo) quale scopo abbiano le forze, che aumentano ogni giorno, avviate dal Governo sardo alla frontiera fra i suoi Stati e quelli Pontifici, a meno che tale scopo non sia quello di favorire lo sviluppo della rivoluzione nei Paesi che finora rimangono fedeli alla Santa Sede.
Per il momento le preoccupazioni del Governo di Roma si cruetarono. Erano state cosi vive che il 22 maggio tre giorni dopo cioè che il manipolo Zamhianehi aveva ripassato il confine e due giorni dopo che era stato disarmato dalle autorità toscane a Sorano e lo Zambianchi era stato trattenuto in arresto = il Lamoricière era partito per la frontiera toscana coi dragoni pontifici che ancora rimanevano in Roma, raggiungendo le quattro compagnie svizzere chiamate dalle Marche e dirette alla frontiera il giorno prima. (Dispaccio Sandoval n. 73 del 22 maggio). Ma la notizia che i volontari erano rientrati in Toscana e vi erano stati disarmati giunse, sebbene con ritardo, a Roma e il fatto fu attribuito alle vive rimostranze fatte dal Ministro di Francia a Torino . (Dispaccio Sandoval n. 78 del 26 maggio).
H Nunzio* di Sua Santità a Parigi scrìve, infatti, il Sandoval non appena ricevette per telegrafo la notizia dell'invasione, ebbe una conferenza col Signor Thouvenel il quale gli promise, secondo quanto lo stesso Nunzio si affrettò a comunicare al Cardinale Segretario di Stato, che darebbe senza indugio disposizioni al Rappresentante di Francia in Piemonte di far presente al Governo Sardo la convenienza di non permettere che negli Stati Sardi si organizzino forze destinate a promuovere la insurrezione delle altre parti d'Italia e principalmente
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