Rassegna storica del Risorgimento

1859 ; AUSTRIA
anno <1937>   pagina <1409>
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Va Ultimatum austriaco del 1859 1409
Il 19 aprile, alle nove e mezza del mattino, Hubner comu­nicava il contenuto di un articolo del Moniteur, in cui si dichia­rava, nella conclusione, che il definitivo accordo si sarebbe ben presto dimostrato: dopo di che nulla più si sarebbe opposto alla riunione del Congresso. Questo telegramma giunse a Vienna alle undici e un quarto- Ancora un telegramma, spedì in quel giorno l'Ambasciatore al conte Buoi: riferiva che alla fine di un Consiglio dei ministri tenuto nella mattinata Cavour aveva telegrafato a Londra: poiché la Francia si univa all'Inghilterra nel richiedere il disarmo preventivo, senza tener conto del peri­colo che ne poteva derivare per la tranquillità della Penisola, la Sardegna era pronta a consentire. Né l'ora della spedizione né quella dell'arrivo sono segnate sul telegramma di Hubner.
Prima della Conferenza ministeriale presieduta dall'Impe­ratore, il 19 aprile in Vienna aveva avuto luogo un Consiglio dei ministri sotto la presidenza di Buoi, che aveva deciso la copertura finanziaria, nella forma di un'imposta straordinaria dell'altezza del gettito annuale di tutte le imposte dirette. La misura era calcolata, secondo le parole del Ministro delle finanze, in vista della rottura con la Sardegna.
Dopo questa riunione, si radunò la Conferenza ministeriale. L'Imperatore prese la parola indirizzando al conte Buoi tre domande: se l'intimazione decisa il giorno 6 era stata prepa­rata, se era venuto il momento di inviarla, e se, nel caso di una risposta insoddisfacente, l'esercito austriaco avrebbe dovuto prendere subito l'offensiva. Il Ministro degli esteri rispose che non si doveva esitare nemmeno un istante nelT in­viare la intimazione già pronta, altrimenti poteva darsi il caso che l'Austria non avesse più la possibilità di fare un simile passo. Secondo le ultime informazioni diplomatiche (si inten­deva con queste, il rapporto di Hubner, del 15 aprile e il suo primo telegramma del 19) la Francia cercava una via di riti­rata, ed era possibile che la Sardegna prestasse orecchio ai consigli francesi di arrendevolezza di fronte all'Austria. Qui