Rassegna storica del Risorgimento
PEPE GABRIELE
anno
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1937
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pagina
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1442
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1442 Achille De Rubertìs
uno dei non. pochi estimatori e degli amici più cari e affezionati di Gabriele:
Pregiatissimo Signore Antonio Pucciuelli
Ricevo la sua del 13 corrente e le rispondo nella stessa giornata. Adempio al tristissimo dovere, che m'impone la sua amicizia per l'illustre defunto, di confermarle una sì lagrimevole notizia. Mancò nella sua patria di Civita Campo Marano il di 26 Luglio dopo 35 giorni di crudele malattia, che fu creduta da' medici una tabe intestinale. Fu presente a se stesso fino all'estremo anelito, e mori col coraggio, che avea tant'onorato la sua vita. Il Marchese Capponi fu spesso nominato da lui; e raccomandò alla famiglia una corrispondenza tenuta con lui. Ecco tutto ciò che so fino a questo punto. Anche io seppi dall'Omnibus1) il tristissimo caso: ma era già prediposto l'animo mio per le cure della mia famiglia, ch'era informata di tutto; ed io mi volea tenere in una inerte e stupida speranza. Oh Dio! s'ella sapesse quante virtù, quale altezza d'animo egli mostrò ne' due ultimi anni della sua vita! Ma ciò appartiene alla storia. Caro Gabriele nostro, carissimo Gabriele nostro! Mi perdoni, gentilissimo Signore, se cesso dallo scrivere; altro non so dirle per ora se non ch'Ella ee scorgere in me l'amico dell'amico suo. Mi creda perciò con la più alta stima.
Napoli 17 Agosto 1849
Suo dev.mo obbL servitore
Carlo Troya.
P. S. Carlo Pepe, fratello del Generale, vive ancora, sebbene condannato da più tempo ad una morte, che non sembrava dovesse tardare.
All'Egregio Signore
Il Sig.r Antonio PuccineUL Firenze.
poiché il Puccinelli comunicò la lettera del Troya a Gino Capponi, questi rispose;
Amico Preg.mo
Perdonate di grazia se non vi ho rimandato prima d'ora la lettera del Troya. Che l'illustre amico nostro abbia pensato anche a me negli ultimi suoi giorni è cosa la quale non posso dire 'che mi consoli, ma certamente mi commuove e non saprei dirvi quanto. In questo mondo por verità non v'era per lui che fare, e ch'egli ne sia Uscito, per quanto io ne possa giudicare, mi pare cosa invidiabile. A Napoli non sarà forse onorato in quei tali modi che si suole dopo morte, e qui nemmeno mi pare momento da ciò, ma il suo nome rimarrà tra* pochi senza macchia, e una volta bisogna pure che si ricordino di raccoglierà gli scritti suoi i quali con in fronte una Biografia basteranno a far conoscere tutto l'uomo, e anche per la forza dei pensieri
i) Giornale politico-letterario di Napoli. Vedi il necrologio del Pepe pubblicato da questo giornale il 22 agosto 184-9, n. 67.