Rassegna storica del Risorgimento
PRATI GIOVANNI ; RATTAZZI URBANO
anno
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1937
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pagina
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1463
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Urbano Rattazzi e il Prati poeta politico 1463
Il canto,pur adornandosi diispirazioni e di pennacchi manzoniani, non raggiunge, è vero, suggestiva altezza d'arte, ma rappresenta l'esaltazione dell'anima del Poeta perlo Statista che gli fu caro anche quando, dopo il 1867,pur essendo assiduo alle sedute parlamentari, Rattazzi non fu più trascelto a far parte dei successivi Gabinetti. E questo potrebbe ancor meglio spiegare la sincerità della devozione e della fede immutata del Prati nelle vedute e nell'azione politica del grande Alessandrino, chefu giudicato spesso con criteri di parzialità e con astiosità di partito.
Ben si apponeva al vero Francesco Crispi quando, nella seduta del 5 giugno 1873, affermava di Rattazzi: La storia rivendicherà più d'una pagina della sua vita, mal giudicata finché egli fu nelle lotte parlamentari e politiche.
Edio sono convinto che il commento del Caligaris a questo Canto sia stato un compito imperioso per la Rivista Alexandria, non solo sotto l'aspetto storico politico, ma anche sotto l'aspetto letterario, perchè, come ha notato Olindo Malagodi in calce al secondo volume delle Poesie scélie del Prati (Bari, Laterza, 1916), noi pensiamo assai improbabile, e tanto meno nel futuro, una ristampa delle Opere complete di Giovanni Prati, in cui è tanto di irrimediabilmente caduco e già caduto, anzi di nato morto, che meglio sarebbe stato pel nome del Poeta non fosse mai nato .
H giudizio del Malagodi sulla poesia del Prati, calza alla perfezione, ma non impedisce di affermare e di credere che anche i brandelli di gloriosa bandiera siano preziosi cimeli.
La sua nomina a senatore fu considerata una tarda riparazione , ebbe a scrivere un critico del Prati, contemporaneo suo. Certo, dobbiamo oggi dichiarare infondata la definizione di poeta sventurato, che dopo il 1850 si era venuta affermando per tutta Italia, sia ad opera dei suoi ammiratori, sia per inspirazione della pretesa vittima. Infatti, ebbe, in vita, dal Ministero della Pubblica Istruzione alte cariche; quando fu morto, alla seconda sua moglie volle provvedere lo Stato. Egli sognava un futuro e problematico dì della lode, ed il sogno si è venuto finalmente avverando, or che in ginnasio i ragazzi imparano a mente molte sue poesie: i giovanetti del dopoguerra leggono ancora TI Delatore, Il Savoiardo, Campagna, I Sapienti, e le Confidenze di gio~ vinetto; le Antologie scolastiche offrono costantemente versi del Prati agli studenti.
Una raccolta delle Poesie edite fino al 1875 fu pubblicata in quell'anno a Milano dal Guigoni, ed in essa si notano, oltre le già citate, quelle intitolate Amedeo VI di Savoia ossia il Conte Verde, per le nozze