Rassegna storica del Risorgimento
VITERBO
anno
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1937
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pagina
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1468
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1468 Luigi Signorelli
Però, allorché, vìnte le paure, aggiustati i dissapori, tutto era disposto per accogliere i volontari, si apprese che il corpo di spedizione raccolto aveva preso tutt'altra direzione. È noto che Cavour, un po' con la persuasione, un po' con l'astuzia ed infine con la forza era riuscito a far deviare quella spedizione, preoccupato delle conseguenze politiche che avrebbe potuto avere qualsiasi tentativo nello Stato pontificio.
Nel frattempo fra la Commissione direttiva ed il Comitato Dolfi si era giunti ad un'intesa, anzi si erano stabilite relazioni intime, fiducia la più estesa, intelligenze più amichevoli poiché se mai fu momento in cui fosse necessario un accordo perfetto, ima volontà unanime fra tutti coloro che vogliono portare la loro pietra all'edificio della patria rigenerazione egli è senza dubbio il presente . ')
Fedele cooperatore della politica cavouriana era Filippo Gual-terio di Orvieto, grande agitatore ed insieme moderatore dell'emigrazione romana.2) Con lui e per lui gli elementi temperati avevano ripreso anche nel Viterbese il sopravvento, fedeli al programma Italia una con Vittorio Emanuele Re costituzionale , dal quale pareva loro che la Commissione direttiva di Firenze avesse alquanto deviato, accusa che questa fieramente ribatteva rimproverando, a sua volta, le deplorevoli gare di persone e le diffidenze partigiane. 3)
Invece si facevano sempre più stretti i rapporti fra il Comitato viterbese e l'orvietano, che pendeva naturalmente dal labbro del Gualterio. Un messo speciale da Orvieto, sulla fine di agosto, eludendo la vigilanza della polizia, riusciva ad abboccarsi coi dirigenti del Comitato viterbese per combinare un movimento insurrezionale, il quale avrebbe dovuto dar motivo ad un intervento armato dell'esercito regolare; ed offriva anche denaro a nome del Comitato centrale, ciò che fu
assumesse il comando lo stesso Garibaldi o che questi ne incaricasse altri più capaci. Pero si aggiungeva che si dovessero calmare le impazienze per non precipitare le cose, ecc. (Archivio citato, pp. 134135); da copia inviata al Comitato di Perugia, ch'era avvertito che la si trasmetteva direttamente a quello di Viterbo. Non trovasi però nell'incartamento Mangani.
*) Circolare 20 agosto col n. 899 di prot. (Incartamento Mangani n. 13). E .firmata L. Franchi, perchè Bcrordi, contrario all'intesa coi Bertaniani, si era dimesso fin. dal 2 di quel mese dall'ufficio di Segretario. Alla riorganizzazione della Commissione era intervenuto per Viterbo. Cesare Bertarelli residente in Firenze.
2) DEGLI AZZI, p. 104, G. FUMI, Orvieto, pp. 203-208, che parla a lungo e con
piena cognizione di causa del suo illustre concittadino.
s) Lettera 2425 agosto nell'incartamento Mangani (n. 15-16).
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