Rassegna storica del Risorgimento

VITERBO
anno <1937>   pagina <1483>
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La questione viterbese 1483
riuscirono a far sbarcare sulla costa toscana alcune centinaia di fucili eoa relative munizioni, da inoltrarsi in certi punti del confine designati dagli emigrati. Doveva seguire altro carico più numeroso, che fu però inter­cettato per ordine del Governo. Ciò sconcertò ogni progetto e fu quindi rinviata la partita a migliore occasione.
Tuttavia il Ricciardi protestò in Parlamento, ricordando le sorti della misera Viterbo a cui si era violentemente impedito, sotto l'ombra della bandiera francese di riunirsi al resto d'Italia, e consta­tando come, ciò nonostante, la città si mantenesse fedele alla causa italiana. 2*
Frattanto il Ricasoli stava allestendo progetti su progetti per risol­vere la questione Romana, basati tutti sopra un problematico ritiro delle truppe francesi, che sarebbero state sostituite dall'esercito regio, che avrebbe presidiato Viterbo. Quanto alle popolazioni, avrebbero deciso delle loro sorti con un plebiscito,3) alla quale proposta i patrioti Viterbesi non annuivano, perchè consideravano la città annessa di diritto e di fatto al Regno d'Italia per la compiuta rivoluzione, per il possesso presone dal Governo italiano e per sanzione del suo plebiscito nonché per le proteste fatte innanzi al Parlamento . *) La causa della nostra provincia, scriveva uno di essi, può e deve staccarsi dalla questione romana .s)
Fissi pertanto in questa idea, si tornò al progetto di fare un altro passo decisivo presso Napoleone, illudendosi che la questione Viterbese a per le ragioni particolari da far valere lo avrebbe trovato più condi­scendente, se trattata separatamente da quella romana , 6' visto anche che il Governo consigliava di insistere direttamente in Parigi. 7)
lì Tali particolari si hanno in una lettera dei due in data 8 gennaio 1862 a Gari­baldi (JS. Risorgimento, IV, p. 179, in Roma). G. RICASOU, VI, p. 179. È degno di nota che il capitano della prima barca era quegli stesso elio condusse Rosolino Pilo in Sicilia.
2) Atti parlamentari, 4 dicembre 1861.
3) L'idea era stata lanciata a mezzo dell'opuscolo: V'empire, Rome et le Roi d'Italie Paris 1861. Grammont proponeva una occupazione di truppe delle varie Potenze a Narro (THOUVENBL, II, p. 102).
*) Lettera Caprini 16 settembre 1861 (incartamento Mangani).
5) Lettera AJessundretti 25 ottobre 1861, n. 73, in incartamento Caprini.
6) Lettera 20 novembre di Luca Moretti e Luigi Perugi in incartamento Caprini. Si sarebbe voluto profittare della dimora dell'Imperatore in Vichy nel luglio (lettera Tomassetti, n. 34-36); ma Manni non lo ritenne opportuno (lettera 14 luglio, ivi, n. 5).
7) Persona attacca tissuna a Cavour aveva fatto ciò sapere al Manni (lettera Tondi 12 dicembre 1861 in incartamento Caprini).