Rassegna storica del Risorgimento
VITERBO
anno
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1937
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pagina
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1485
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La questione viterbese 1485
permanente La proposta è approvata all'unanimità. Propone quindi il seguente decreto: Il governo papale è abolito in questa città ed in tutto il resto della provincia ove non siasi di già effettuato eguale pronunciamento.
proclamato il governo dì Re Vittorio Emanuele.
Una Ciunta provvisoria verrà nominata per governare questa Città e Provincia in nome di S. M. e colle leggi con cui già si governano le Provincie dell'Emilia, nostre sorelle, che si dichiarano in vigore sin da questo momento, per rassegnare le proprie attribuzioni al Commissario Regio che va a chiedersi e che verrà destinato per questa Provincia.
Saranno per conseguenza abbassati tutti gli stemmi e i colori del cessato Governo per essere sostituite da quelli della gloriosa casa di Savoia e dai colori nazionali.
Una deputazione di notabili cittadini sarà spedita all'eroico colonnello Masi facendogli invito a recarsi prontamente colle valorose truppe da lui comandate ad occupare la città e guarnire i posti importanti della medesima.
Gl'impiegati nominati dal cessato governo sono dimessi, sciolte tutte le Commissioni di amministrazione e la 'Municipalità per essere quelli rimpiazzati e queste riorganizzate con elementi che corrispondano al nuovo ordine di cose.
Impiegati, Commissioni e Municipio sono conservati provvisoriamente nelle loro funzioni.
Approvato all'unanimità.
Il Presidente propone che siano nominati tre membri del Comitato che rappresentino la permanenza dei medesimo e diano disbrigo alle cose d'urgenza. I voti si concordano sul Presidente Francesco Mencarini, Ermenegildo Tondi, Angelo Mangani.
La scelta per i deputati da andare al campo dei volontari di Masi e recarvi il desiderio del Comitato ond'egli si rechi ad occupare hi città e guarnirvi i posti importanti si determina su Francesco Carnevalini, Tondi Ermenegildo, Angelo Mangani e D. Luigi Savini.
Per la Giunta Provvisoria che governa a nome di S. M. Re V. Emanuele, il Comitato opinerebbe di pregare il S. colonnello Masi ad accettare la Presidenza e nominare il Vice Presidente proponendo in pari tempo a membri della medesima: Martucci aw. Emanuele, Savini Carlo, Salvatori aw. Filippo, Mangani Angelo e Viviani aw. Angelo segretario.
Questa proposta per conseguenza non sarà pubblicata che dopo l'arrivo ed adesione del Colonnello Masi.
Per la deputazione da spedirsi in Torino per presentare a S. M. Re Vittorio Emanuele ed al suo Ministro gli atti di dedizione di questa Città e Provincia al loro glorioso Governo sono designati: Caprini Pacifico, Manni conte Giuseppe, Tondi Ermenegildo, Audreuzzi Cesare.
Le prime operazioni della Giunta Provvisoria, appena installata, ed alla quale sono attribuiti poteri straordinari sino all'arrivo del Commissario Regio saranno: 1 La istituzione di una Guardia Nazionale;
2 La riforma, conferma o rimpiazzo del personale degli impiegati del Governo papale;
3 La congregazione delle Municipalità che, quantunque in genere tutte confermate provvisoriamente, meritassero alcuna riforma.
Firmati: Mencarini Ing. Francesco, D Luigi Savini, Mangani Angelo, Carnevalini Francesco-, Tondi Ermenegildo, Giovanni Polìdori, Gorgonio Carletti.