Rassegna storica del Risorgimento
OGAREVA NATHALIE ; MAZZINI GIUSEPPE
anno
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1937
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pagina
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1493
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Lettere di Mazzini a N. A. Ogareva 1493
analisi resistenza di Dio sulla terra e afferma resistenza del diavolo, il che non pud essere. La legge è l'immortalità. Voi rivedrete i vostri figli.
Ha non è questo che vi volevo dire. Io non spero di cambiare con due lettere il carattere della vostra fede, o piuttosto della mancanza di fede in voi, io ne avrei una debole speranza, se, vivendo accanto a voi, io avessi potuto parlarvi venti volte e raccontarvi a costo di quali traversie io sono arrivato alle mie attuali convinzioni. Io ho preso la penna per ripetervi: amica mia, sorella mia, vivete, per Lisa, per quelli che vi sono cari e a chi voi siete cara, vivete per me, che vi scrivo e che sono disposto a piangere con voi, per tutti quelli che sono i vostri fratelli e a cui potete fare del bene, vivete per i due bambini perduti, dai quali rischiate di allontanarvi, se io sono nel vero. Yoi siete incapace di trasformare l'amore nell'egoismo: siete troppo buona per ciò. Voi non potete abbandonarci a causa della vostra disgrazia. Perciò soffrite, ma soffrite con dignità, come una donna, che può dubitare, ma che può essere sicura soltanto del proprio dovere da compiere. Voi avete dei doveri verso di noi e verso la vostra patria. Dateci esempio di forza, affinchè noi non soccombiamo alle illusioni che incontriamo sul nostro cammino.
Questo desideravo dirvi. Questo è il grido di simpatia e di amicizia, che io vi mando da lontano. Non lo respingete. Vi è qualcosa di sacro in questo riavvicinamento, che una grande disgrazia ha stabilito fra di noi.
Bitorno a noi. Non ci lasciate pensare che per voi tutto è vuoto e deserto, che voi non amate più, che l'idea per cui lottiamo non è più nulla per voi. Non sorridete più, conservate nel vostro cuore, come in un santuario, il ricordo della sofferenza, ma mettete la vostra mano nella nostra e proseguiamo fino alla fine questo cammino, sul quale finché viviamo, possiamo fare un poco di bene.
Vi prego, scrivetemi ogni volta che sentirete il minimo desiderio di farlo vi sarò
grato
vostro amico Giuseppe.
in.
2 marzo 1865. Sorella,
io sento il bisogno di scrivervi prima della vostra partenza per Montpellier. La vostra lettera, scritta di vostra propria iniziativa, mi è molto cara: prima di tutto per la promessa, che essa contiene e poi perchè mi parlate di voi, di Lisa, di vostro padre, nella sicurezza che nulla di ciò che vi riguarda possa d'ora innanzi essermi indifferente. Vi ringrazio di ciò di tutto cuore. Questo vincolo, che la sofferenza ha tessuto fra di noi, non si spezzerà. Io pure, poco per volta riesco a conoscervi meglio e apprezzarvi di più ed io benedico il momento, che mi ha suggerito il coraggio di scrivervi. Io non so quanto tempo vivrò ancora; io non lo so, se ci rivedremo ancora sulla terra; ma lontano, come vicino, contate su di me. L'unica cosa per me possi bile è di dividere con voi le vostre sofferenze, di accogliere con profonda simpatia d'amico e di fratello tutto ciò che voi vorrete dirmi, di incoraggiarvi nei limiti delle mie forze nell'adempimento dei doveri, imposti dalla vita; ma un'affezione di più ha sempre qualche valore. Voi siete buona e saprete apprezzarla.
Io vi debbo dire, che X ') mi prega di ricordarlo a voi. Io ho visto raramente una persona cosi scossa dalla disgrazia altrui. Egli non ne sapeva nulla; egli sapeva
i) Nome nel manoscritto non chiaro.