Rassegna storica del Risorgimento
OGAREVA NATHALIE ; MAZZINI GIUSEPPE
anno
<
1937
>
pagina
<
1494
>
1494 Jenny Griziotti Krelchmann
solamente della malattia di uno dei bambini. Io gli bo raccontato tutto ed egli ne fu evidentemente così colpito, che mi fece compassione. Egli ò buono. Egli voleva scrivervi ma non ha osato. Se desiderate dirgli qualche cosa, io glielo comunicherò.
Come vi ho già detto, io non sono cristiano. Il mio Dio non ha quasi nulla in comune col Dio del dogma cristiano, ma io sono profond ani ente rcb'gioso, prima di tutto nel cuore, nella voce della coscienza, e poi nella ragione e nel sapere. Quand'ero studente inclinai all'ateismo, ma la storia e la scienza mi hanno fatto ritornare sul cammino di prima. Studiando di epoca in epoca la storia non degli individui, ma delle masse, io distinsi l'azione di una certa forza o legge, che ci conduce sempre più in alto* di grado in grado, e trae dal male il bene. Ogni idea santa e nobile, una volta messa in circolazione, trionfa immancabilmente nonostante le barriere e le persecuzioni per secoli; ogni santa intuizione, percepita in principio soltanto da pochi credenti, chiamati fanatici, accresce immancabilmente il loro numero, diventa chiesa, tosto o tardi trasforma la religione dominante. Ogni male intrapreso, ogni invasione di barbari incolti, ogni tirannia di forza brutale conduce immancabilmente ad una più forte reazione di bene, ad un diffondersi della civiltà, ad un accrescersi della libertà. Quindi il progresso era una legge e la scienza me la scopriva dappertutto anche nel mondo materiale. Evidentemente all'umanità fu imposto un piano d'educazione e noi lo realizzeremo immancabilmente tosto o tardi, ora celermente, ora lentamente, a seconda della nostra attività, a seconda del modo con cui fruiamo della nostra libertà. Questa legge suprema è saggia ed è buona. Noi non l'abbiamo creata, quindi qualcuno l'ha fatta, qualcuno che sta al di sopra di noi. Questo qualcuno è Dio, ed Egli è necessariamente buono e savio. Arrivando a questo punto, io ho chiuso i libri, mi sono concentrato in me stesso e ho cominciato ad interrogarmi, nella profondità del mio cuore, nei migliori momenti dell'amicizia, dell'amore, dell'entusiasmo, della poesia; ed io ho notato, che in me vi è Dio, l'infinità, l'immortalità. Donde ho preso queste parole, queste idee? Esse non hanno potuto essermi suggerite dai miei sensi, che sono limitati e mortali, né dal mondo materiale, che è limitato e mortale. Quindi queste idee corrispondevano a qualche altro mondo, la cui immagine era in me e si manifestava ogni qualvolta, liberato da tutte le passioni e dal piccolo filosofare, io davo ascolto soltanto alla mia anima, alla mia coscienza, al mio io. Evidentemente le mie idee e le mie aspirazioni contenevano la vita; e dove avrei io potuto trovare la verità, se non nella vita e nello studio di essa? Un raggio di luce mi colpì gli occhi vuol dire che vi è una sorgente di luce, vi è in cielo un astro che la emana. Questo astro è invisibile, non importa, esso esiste, telescopi più forti lo scopriranno una volta. Le mìe idee* le mie credenze hanno una fonte, hanno un astro nei cieli, esse stesse sono il pegno della realtà, altrimenti come avrei potuto averle?
Quindi Dio c'd, savio e buono. Una volta stabilito questo punto non mi rimaneva che dedurne ulteriormente le conseguenze. Donde tutta la mia fede.
Io desideravo oggi descrivervi brevemente la sua origine. Forse ad un incontro o in un'ulteriore corrispondenza io ve ne parlerò di più; oggi ciò non è possibile. Sapete leggere l'italiano? Forse di tempo in tempo io vi invierò qualcuno dei miei scritti.
Ora, se Lisa fosse mia, io le avrei insegnato, appena ciò fosse possibile per lei,.di amare la storio. Io avrei studiato con lei secondo un determinato sistema, e dove io avrei scoperto segni di progresso, mi sarei fermato per indicarglielo. Per ora io laseie-rci parlare solamente il suo cuore e la spingerci ad interrogare se stessa, dicendole nella sua lingua materna le credenze della gente simile a me. Voi avete già cominciato a farlo; questo e il vostro dovere verso di essa. Essa stessa sceglierà più tordi