Rassegna storica del Risorgimento
OGAREVA NATHALIE ; MAZZINI GIUSEPPE
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1937
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1500
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1500 Jenny Griziotti Kretschmarm
vita un momento sereno la vita m'è arida, come un deserto, nuda, come una roccia. Ebbene? Ho io il diritto di condannare gli altri alla sofferenza e lasciare quel posto, dove posso essere in qualche modo utile? Dedicatevi all'educazione di lisa, sopra-tutto a quella morale; cercate attorno a voi delle povere madri, aratatele con l'elemosina, consolatele con le vostre parole; siate suora di carità per tutti quelli che soffrono attorno a voi; pensate alla vostra patria e alla mia; fate vergognare i vostri russi, perchè essi dormono e dimenticano la loro dignità umana, ed i mici italiani, perchè essi dimenticano Venezia e Roma; scrivete la verità, se potete, o traducetela per- il bene di chi non la conosce, se non vi ritenete capace di scrivere voi stessa; ricordatemi qualche volta, scrivetemi, siatemi sorella, se potete e se volete.
Addio, amica mia, se io potessi prendere su di me la metà delle vostre sofferenze, io non vi avrei scritto, ma l'avrei fatto.
H vostro amico Giuseppe.
8 settembre. Un saluto amichevole a Ogarioff e HerZen.
VII. Cara amica, 15 settembre 1865.
se non credessi che voi non potete giudicare male il mio pensiero e vedere la mancanza di tatto dove non vi è che un'intenzione pura, io non scriverei ciò che voglio scrivervi. Ma io ho fiducia in voi. Ecco di che si tratta.
Io ed alcuni amici polacchi e francesi pensiamo, che per gli interessi nazionali, per i quali io lotto, sarebbe oltremodo utile mandare due dei nostri partigiani negli Stati Uniti, per stabilire accordi fra noi e quel gruppo di americani, il quale crede che la lotta e la vittoria possono essere il principio di un nuovo compito per l'America. ISoi siamo poveri e non disponiamo di un'esigua somma di un migliaio e mezzo di franchi, che è necessaria per l'effettuazione di questo piano. Attualmente in Italia si raccoglie denaro per me, ma questo denaro, come tutti lo sanno, è destinato esclusivamente all'impresa veneziana, da noi preparata per la primavera, altrimenti io non l'avrei potuto averlo, perciò io dispongo di due mila franchi soltanto e questo non è sufficiente.
Ora, vi ricordate del cognome russo Potebnia? I vostri amici lo conoscevano e l'amavano, l'ammiravano; io pure l'ho visto, egli lo meritava completamente. Egli finì la sua vita, dedicata al lavoro per la sua patria, la Russia, come è noto, sul campo di battaglia. Egli cadde durante la seconda spedizione accanto a Langhevic.
Langhevic ha in suo possesso il portafoglio, l'orologio ed alcuni altri oggetti.di Potebnia. Per lo scopo anzidetto egli è pronto, e mi credete, con rammarico, perchè egli voleva bene a Potebnia, a dare questi oggetti ai russi con un certificato scritto. Egli pensa che Potebnia stesso avrebbe considerato giusto che le cose rimaste dopo di lui, fossero adoperate per un'impresa comune, per la quale egli è morto.
Non vorrebbero Herzen, Doigorukoff ed i membri del club slavafilo a Ginevra acqui-stare queste reliquie? Non potrebbero essi formare la base di una specie di tesoro russo?
Un sentimento indefinibile mi vieta di scrivere direttamente. Non un rifiuto, usa qualche parola che adombrasse un rifiuto, mi farebbe male. Con voi è un'altra cosa. Se nà direte: è impossibile, ciò non mi offenderà menomamente, né mi addolorerà. Io mi dirò: è davvero impossibile. Ripeto, io mi fido del vostro cuore.
Credete possibile di parlarne? Vi ho scritto di voi stessa pochi giorni fa. Dio sa,
se non vi abbia arrecato dolore con le migliori intenzioni ed il profondo affetto. Io
me ne pentirei sinceramente. Arrivederci.
vostro Giuseppe,