Rassegna storica del Risorgimento

BONELLI CESARE
anno <1937>   pagina <1505>
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// generale Bonetti 1505
mano a coloro che l'accusavano di sacrificare al macinato i bisogni militali più stringenti. 1)
Ciò stante, poss'io rimanere più lungamente al ministero e può TE. V. prolun­garmene ancora la rimanenza ?
Per altra parte è indispensabile ebe il mio successore si possa insediare pron­tamente onde abbia il tempo di orientarsi nelle varie leggi di etri dovrà sostenere la discussione in parlamento; fo, pertanto, aspetto dalla rettitudine dellTS. V. la mia pronta esonerazione e Le porgo* in contempo, gli atti del mio profondo ossequiò. Suo devotissimo Bonelli.
Roma, 23 giugno 1880.
Eccellenza, compiono oggi due mesi dal giorno in cui rassegnai la mia dimis­sione, dichiarandomi irremovibile in codesta domanda. Sul principio del corrente giugno, l'È. Y. consentiva, poi, a secondarmi e S. M. il Re si degnava di annuire al mio desiderio, ma in quel memento anche gli altri ministri tendevano a rasse­gnare il rispettivo mandato per il che ebbi invito a rimanere in carica ancora per pochissimi giorni.
L'alta decorazione 2) che, allora appunto, l'È. V. si compiacque di proporre in mio favore ed il conferimento di motu proprio a cui il Re addivenne, associava, quindi, hi mia esonerazione con un atto eccezionalmente benevolo, malgrado la man­canza di qualunque merito da parte mia. Ma poscia il ministero si riconfermava nel Governo ed io mi trovai impegnato nella nuova discussione del bilancio che, esaurita ora dinnanzi la Camera, dovrò per anco sostenere in Senato.
La mia posizione dinnanzi la Camera riuscì penosissima, atteso la mancata presentazione della legge sui quadri degli ufficiali e le nimicizie professate a mio riguardo da parecchi deputati amici del ministero.
Dinnanzi al Senato mi troverò esposto ad analoghe asprezze; tuttavia, nella attuale situazione amministrativa;, sento il dovere di affrontare eziandio codesta prova. Ma tosto che sia votato il bilancio, ogni tardanza al mio svincolo più non troverebbe una motivazione plausibile, perciò io sono sicuro che l'È. V. già provvide a rendere imminente la mia esonerazione effettiva. Nondimeno La prego vivamente perchè voglia eliminare qualunque ostacolo che fosse per sorgere ancora, tanto più che la mia andata è divenuta oramai premurosa anche per interessi urgenti di famiglia. Domani mi permetterò altresì di rappresentare a S. M. il Re quanto io confidi sul mio imminente svincolo.
Voglia l'È. V. gradire gli atti del mio profondo rispetto. Suo devotissimo Bonelli.
J) Da questo passo si comprende chiaramente il giuoco del ministero stesso nella sua difficile posizione di politica interna. Qui non si tratta di un particolare interesse elettorale o politico del generale Bonelli, ma di provvedimenti di carattere urgente per la dignità, la sicurezza e la maggiore efficienza dell'esercito, in momenti internazionali pieni di incertezza e di minaccia. Lo amarezze del generale Bonelli per la situazione fatta ai provvedimenti per l'esercito sono, in queste lettere, messe, in evidenza ed in contrasto con la rettitudine e la lealtà del suo carattere di soldato.
2) LB decorazione era quella di cavaliere di gran croce, decorato del gran cordone' dell'Ordine della Corona d'Italia di motu proprio di S. M. il Re, il 10 giugno 1880.