Rassegna storica del Risorgimento

BONELLI CESARE
anno <1937>   pagina <1508>
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1508
Salvatore Sibilio
Intanto la Francia stava per occupare Tunisi.
Alla Camera fu tosto presentata una interpellanza e, poiché il Cairoli non rispose in modo soddisfacente, fa proposto un ordine del giorno che suonava aperta sfiducia nel Ministero . (Quintavalle).
Dopo jl rifiuto delle dimissioni da parte del Re, il Cairoli rimase ancora al potere fino a che cadde definitivamente, sulla questione di Tunisi, il 14 maggio 1881.
Questo terzo Ministero Cairoli era durato dal 25 novembre 1879 al 14 maggio 1881.
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L'attività amministrativa e legislativa svolta dal generale Bonelli durante il tempo che fu ministro della guerra può riassumersi nelle seguenti proposte e disegni di legge:
1) Sostituzione di una nuova tabella dell'assegno di primo cor­redo militare a quella annessa alla legge 19 marzo 1874 sugli stipendi nell'esercito.
Proposta presentata l'8 dicembre 1879.
l) Alberto Lombroso (op. cit.) parlando dell'attività ministeriale del generale Bonelli. così la riassume: et Fa ministro della guerra del primo ministero Cairoli dopo le dimissioni del generale Bruzzo (24 ottobre-19 dicembre 1878). Resse il ministero della marina dopo il ritiro del Ferracciù (era un avvocato) e sino alla nomina di Ferdi­nando Acton (luglionovembre 1879). Fu di nuovo ministro della guerra durante la seconda e parte della terza amministrazione Cairoli (17 luglio 1879-13 luglio 1880). Politicamente egli si è sempre tenuto estraneo alle gare dei partiti e, se fu ministro con il Cairoli, ciò non significa punto che condividesse con lui tutte le idee politiche. Il Bonelli, più che altro, fu un ministro comandato e si piegò ad accettare quella carica per l'invito insistente venutogli da tant'alto che non potè rifiutarsi d'obbedire . Cosi narra,-almeno il Sarti.
A sua volta, II De Mayo, nella biografia bonelli ami del Dizionario del Risorgi­mento nazionale che citerò più avanti, scrive, per questo periodo: Mentre reggeva, coll'usata perizia e diligenza, codesta alta carica (la Divisione militare di Verona) due volte di seguito, ed a breve intervallo di tempo, cioè dapprima il ministro Cairoli nel 1879 e quindi il De Preti nell'80, insisterono presso il generale Bonelli per indurlo ad assumere il portafoglio della guerra nei loro rispettivi Gabinetti. Ed egli accettò, per grande amore all'esercito, l'onorifico e pur gravoso incarico, reridendo indubbia­mente preziosi servizi all'amministrazione, ma piegandosi troppo poco alle sottigliezze burocratiche, alle transazioni imposte dalle lotte parlamentari ai ministri responsa­bili. Epperò dovette apparirgli una gioconda liberazione il ritorno al comando della sua amata Divisione di Verona, sottraendosi, una volta per sempre, all'incubo che, per la sua indole buona e schiva dai vaniloquii che costituivano la declamazione, la cavillosità, le opposizioni demagogiche. H De Mayo, però, cita, inesattamente il De Prctis. Col De Pretis (19 dicembre 1870-14 luglio 1879) era ministro della guerra il generale Mazé de la Roche.