Rassegna storica del Risorgimento
ZAMPETTINI GIOVANNI
anno
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1937
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pagina
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1517
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Varietà, appunti e notizie 1517
E l'ottimo Gonfaloniere dispone nelPattergato N 1555 del 23 settembre: Sj rimetta in copia conforme al Signor Governatore con preghiera di invocare il superiore permesso per Paper tura di questo Teatro com'entro .
Il Gonfaloniere f Gio. Monti.
La sera del 2 febbraio 1848 riecheggiarono ancora alla Fenice le note di un altro coro nazionale Gli Stati dell'Unione per la solenne accademia a beneficio della Guardia Civica. Pur questa volta il poeta ed il musicista offrono i palpiti del loro cuore fedele. Rileggiamo i versi ed in essi troveremo l'eco lontana di quella che sarà una fra le più grandi canzoni di un popolo che combatte per la propria libertà, Piano detto di Garibaldi, che insieme all'altro di guerra del Mercantini gli daranno la fama di poeta pur non appartenendo, secondo Mestica, alle più belle fra le sue poesie.
Lieta nel raggio di un sole nascente
Stende le braccia di Roma la gente:
Primi all'amplesso dei forti Romani
Corron cantando gli arditi Toscani:
L'eco giuliva del gaudio fraterno
Sopra ogni riva volò del Piemonte:
Cinto han già l'elmo quei prodi alla fronte
E tutti gridan: corriamo a pugnar.
In tre bandiere una sola bandiera
Sventola incontro alla rabbia straniera!
Viva d'Italia gl'invitti guerrieri
Viva l'Italia che torna a goder!
Era l'Italia una terra di morti
Ma i suoi figliuoli son tutti risorti!
Dio l'avea fatta soltanto per noi
E l'avea cinta dell'alpe e del mar:
Ma giù dai monti la rabbia straniera
Venne le nostre dolcezze a turbar.
Basta o superbi nemici d'Italia!
Assai godeste le nostre rovine!
Il sol riveste le nostre colline
L'itala gente ritorna famiglia
Nel santo nodo che Dio già formò!
Basta o superbi nemici d'Italia
11 ferreo giogo, sì Dio lo spezzò II
Lieta nel raggio ecc.
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Nel licenziare per le stampe* nel 1861, alcune strofe delPaiitno di guerra del 1848
Patriotti all'Alpi andiamo Putrititi andiamo a] Po