Rassegna storica del Risorgimento
ZAMPETTINI GIOVANNI
anno
<
1937
>
pagina
<
1523
>
Libri e periodici 1523
contributo alla conoscenza delle vicende dei proscritti. Le informazioni degli agenti segreti sardi sono senza dubbio curiose ed interessanti. Ma non bisogna superva-- lutarle. Gli esuli del 1821 che dopo varie peregrinazioni affluirono nel Belgio non sono per lo più personaggi importanti. La maggior parte di essi è costituita di gente che non ebbe nei moti parte principale; quindi nomi poco noti di compromessi, le cui peripezie interessano poco. Di vere trame imbastite all'estero per la redenzione della patria ben poche le tracce ed assai vaghe: né si riscontrano negli esuli motivi nostalgici verso la patria lontana. Qualcuno di questi personaggi è completamente ignoto; non appare nelle sentenze, né è compreso in quell'elenco dato dal Manno di cui lo Scioscioli ignora l'esistenza. In genere questi proscritti, quando sono vera* mente tali, passano di paese in paese ricercando il visto sui passaporti; per lo pia sono apparizioni fugaci. Qualche nome buono si trova, come quello del Ciravegna e del Dal Pozzo. Ma perchè lo Scioscioli non ha sul Dal Pozzo consultato la biografia del Bollea in cui si trova una lettera di lui con notizie importanti sul suo soggiorno nel Belgio ? Lasciamo da parte certe affermazioni troppo frettolose, come quando si lamenta che in un rapporto manchino nomi di esuli mentre si trovano nello stesso documento da lui consultato; cosi omettiamo il rilievo su certe libertà antiscientifiche dell'Ai, che per far risentire la voce degli esuli usa la forma dialogata che non si trova nei documenti, o se vi si trova viene romanzescamente colorita, e sorvoliamo pure su certi giudizi storti sulla diplomazia sarda.
I documenti del Mettemich, cosi esaltati dallo Scioscioli si riducono ai rapporti dell'incaricato austriaco nel Belgio al Mettemich. Questi fondi sono stati abbondantemente sfruttati dai due volumi dello Srbik e dal De Bidder nella sua storia del Belgio e in alcuni contributi pubblicati nel Bollettino dell'Accademia Reale di Bruxelles* nei quali il De Bidder ha appunto edito rapporti di Diplomatici austriaci nel Belgio. Lo Scioscioli per la parte diplomatica avrebbe pure dovuto conoscere resistenza della monumentale opera di TSficomede Bianchi ed il capitolo di un libro del Perrero sugli esuli del 1821 (Gli ultimi Reali di Savoia, ecc.). Ad ogni modo i brani dirapporti citati dallo Scioscioli portano qualche luce nuova, sebbene siano, come al solito, soffocati da digressioni e da particolari insignificanti.
II nucleo maggiore di notizie sugli esuli nel Belgio è tratto dalle carte di Gaesbeeck. Sarebbe stato opportuno e scientificamente corretto che lo Scioscioli non avesse ignorato che Mario Battistini, con quella modestia che lo distingue e lo rende caro a tutti gli studiosi, fin dal 1931 in tre fascicoli della Rivista degli Archivi toscani ci aveva dato un ampio regesto di tutti quei documenti. Confesso che a me sembra più suggestiva e proficua la notizia pura e semplice del contenuto dei documenti dati dal Battistini che i brani riferiti dallo Scioscioli e ornati di fronzoli e di chiose. Ma anche i documenti Arconati non contengono rivelazioni importanti. Ci passano bensì attraverso essi, figure di primo piano, come il Berchet, l'Ugoni, il Pecchie, ma sono anch'esse apparizioni fugaci. Lo Scioscioli si è, poi, troppo attardato su particolari futili e in pettegolezzi mondani che nulla hanno a fare col dramma degli esuli.
Vi sono poi affermazioni recise dello Scioscioli che non sono provate, anzi sono smentite dalle fonti. Un solo esempio tipico. Egli sostiene che lo spoglio ed un esame pia accurato di tatto il carteggio fatto a Vienna dimostrano nella forma più. assoluta e precisa che Poppino Arconati largì 100.000 franchi alla cassa dei Federati. Ma non allega un documento. Accenna appena ad una lettera della madre Arconati a Costanza in cui si parla di tale voce, ma perchè lo Scioscioli non ha tenuto conto di una lettera posteriore de] 15 settembre data dal Battistini* in cui la stessa Arconati dà la smentita più assolata ?
Ancora un rilievo. Spiacc nello Scioscioli il vezzo a cui si abbandona con compiacenza di condire le sue pagine di prosa colla salsa piccante. Egli va ricercando intrighi di alcova, amori anciilarì, matrimoni falliti, vecchi che sdilinquiscono davanti